• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.7/00466 (7-00466) «Terzoni, Deiana, Spessotto, Daga, D'Ippolito, Federico, Ilaria Fontana, Licatini, Alberto Manca, Maraia, Micillo, Ricciardi, Varrica, Vianello, Vignaroli, Zolezzi».



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00466presentato daTERZONI Patriziatesto diGiovedì 7 maggio 2020, seduta n. 336

   La VIII Commissione,

   premesso che:

    con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 maggio 2018, n. 76, è entrato in vigore, in data 24 agosto 2018, il «Regolamento recante modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico», volto a garantire la partecipazione dei cittadini nei processi decisionali relativi alle cosiddette «grandi opere» come previsto dall'articolo 22 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;

    nei procedimenti di valutazione di impatto ambientale l'istituto dell'inchiesta pubblica è stato introdotto quattordici anni fa con il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ma è stato sostanzialmente disatteso, soprattutto a livello nazionale;

    il citato regolamento, prevedeva, all'articolo 4, l'istituzione, entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore dello stesso, della Commissione nazionale per il dibattito pubblico presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi del citato articolo 22, comma 2, del codice dei contratti pubblici;

    ad oggi, dopo un anno e mezzo, la Commissione non è stata ancora nominata, pregiudicando così l'attivazione delle procedure del dibattito pubblico previste nel Regolamento;

    il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, inoltre, non ha mai attivato l'inchiesta pubblica per le procedure di valutazione di impatto ambientale prevista dall'articolo 24-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nonostante si contino centinaia di procedimenti aperti e conclusi; neanche le ulteriori indicazioni contenute nel decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 104, recante «Attuazione della direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, ai sensi degli articoli 1 e 14 della legge 9 luglio 2015, n. 114», sembrano aver migliorato la situazione;

    l'articolo 7-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, dispone che nelle procedure di valutazione di impatto ambientale di competenza regionale, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano debbano assicurare che le stesse siano svolte in conformità agli articoli da 19 a 26 e da 27-bis a 29 del medesimo decreto, ivi compreso il citato articolo 24-bis sull'inchiesta pubblica;

    alcune regioni, seppur in numero limitato, hanno iniziato ad applicare da alcuni anni l'inchiesta pubblica per le opere sottoposte a valutazione di impatto ambientale regionale;

   sia il citato regolamento che il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, da un lato contemplano pochissimi casi a cui si applicano ex lege le norme di partecipazione e, dall'altro, presentano modalità molto farraginose e restrittive di promozione di tali strumenti partecipativi da parte dei cittadini,

impegna il Governo:

   ad emanare, nel più breve tempo possibile, il decreto di nomina della Commissione nazionale per il dibattito pubblico, di cui all'articolo 4 del regolamento recante modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico;

   ad avviare un congruo numero di inchieste pubbliche per le procedure di valutazione di impatto ambientale nazionale e ad adottare adeguate iniziative affinché il diritto alla partecipazione dei portatori di interesse nel processo decisionale venga garantito anche nelle procedure di competenza regionale;

   ad adottare idonee iniziative normative volte a modificare il regolamento recante modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico e il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, al fine di ampliare il novero delle opere da sottoporre a dibattito pubblico e inchiesta pubblica per la semplificare la procedura della richiesta per l'ottenimento dello svolgimento dell'inchiesta pubblica da parte dei cittadini.
(7-00466) «Terzoni, Deiana, Spessotto, Daga, D'Ippolito, Federico, Ilaria Fontana, Licatini, Alberto Manca, Maraia, Micillo, Ricciardi, Varrica, Vianello, Vignaroli, Zolezzi».