• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00779 (2-00779) «Murelli, Caffaratto, Caparvi, Durigon, Legnaioli, Eva Lorenzoni, Minardo, Moschioni, Bubisutti, Alessandro Pagano, Ziello».



Atto Camera

Interpellanza 2-00779presentato daMURELLI Elenatesto diGiovedì 7 maggio 2020, seduta n. 336

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   Il consiglio di amministrazione della Fondazione Enasarco ha disposto, a maggioranza, il rinvio del periodo delle elezioni per il rinnovo dei componenti dell'assemblea dei delegati previsto dal 17 al 30 aprile 2020;

   con delibera n. 74 del 25 giugno 2019 del consiglio di amministrazione della Fondazione Enasarco erano state indette le elezioni per il rinnovo dei componenti dell'assemblea dei delegati fissandole appunto per i giorni 17-30 aprile 2020;

   l'Enasarco, istituito nel 1938 quale Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio, per dare copertura di welfare alla categoria, ha assunto un ruolo di previdenza integrativa alla previdenza statale Inps con legge n. 613 del 1966 ed è stato privatizzato dal decreto legislativo n. 509 del 1994, assumendo l'attuale forma giuridica di fondazione;

   pur essendo un soggetto di diritto privato, Enasarco persegue finalità di pubblico interesse, mediante la gestione di un fondo pensionistico integrativo obbligatorio a favore degli agenti e rappresentanti di commercio, nonché dei promotori finanziari;

   l'articolo 33, comma 1, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, prevede una proroga dei termini di durata degli organi amministrativi per tutti gli enti e organismi pubblici inclusi nell'elenco oggetto del comunicato dell'istituto nazionale di statistica (Istat) che, nel periodo dello stato di emergenza, sono tenuti al rinnovo degli organi ordinari e straordinari di amministrazione e controllo. La medesima norma dispone, inoltre, che fino al termine dello stato di emergenza, gli enti e organismi pubblici a base associativa i quali, in tale periodo, sono tenuti al rinnovo degli organi di amministrazione e controllo, possano sospendere le procedure di rinnovo elettorali, anche in corso, con contestuale proroga degli organi;

   la decisione è stata quindi legittimamente assunta per assicurare ad un bacino di oltre 300 mila elettori una partecipazione al voto piena e consapevole. Partecipazione che avrebbe potuto essere compromessa dallo stato di emergenza dichiarato per sei mesi già il 31 gennaio 2020, con delibera del Consiglio dei ministri, a causa dell'epidemia da COVID-19;

   i provvedimenti assunti da Governo e regioni a partire dal mese di febbraio 2020, per far fronte all'emergenza sanitaria hanno di fatto impedito le attività essenziali di informazione, incontro e confronto tra elettori ed eleggibili, attività che sono il presupposto imprescindibile di qualsiasi libera competizione elettorale e del diritto di esprimere un voto consapevole ed informato;

   in tutto il Paese gli aventi diritto al voto, tra agenti e imprese preponenti, sarebbero stati quasi 300 mila; una considerevole parte non aveva ancora fornito la propria PEC, determinando l'obbligo per la Fondazione Enasarco di far pervenire circa 75.000 certificati elettorali a mezzo raccomandata e presso la sede di lavoro con le implicazioni che è facile immaginare (rallentamento del servizio postale, sedi di lavoro chiuse). Oltre a ciò, la quasi totalità delle imprese preponenti, cui spetta l'elezione di un terzo dell'assemblea, si sarebbero trovate impossibilitate a esprimere il voto fintanto che non fosse terminata l'attuale situazione di lockdown;

   il mancato svolgimento della campagna elettorale avrebbe, inoltre, certamente rappresentato una lesione del diritto tanto dei partecipanti alla competizione elettorale di svolgere in modo pieno e libero le attività tipiche di qualsiasi competizione elettorale, tanto degli elettori di poter formare le proprie scelte di voto in modo pienamente informato e consapevole;

   i 6 principali sindacati nazionali degli agenti di commercio — Fnaarc, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs, Ugl-Terziario e Usarci hanno condiviso la scelta della Fondazione di differire le elezioni sostenendo la doverosità di tale decisione;

   al riguardo, è opportuno rappresentare che la vigilanza statale relativamente agli enti privati di previdenza obbligatoria si espleta sia sotto il profilo giuridico-amministrativo, attraverso l'esame e l'eventuale approvazione delle delibere in materia di contributi e prestazioni, di modifica degli statuti e dei regolamenti di organizzazione e dei regolamenti elettorali, sia sotto il profilo amministrativo contabile, funzionale al controllo degli assetti dell'ente strumentale, che è sottoposto al referto della Corte dei conti;

   il capo di gabinetto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con rilievi condivisi anche dal capo di gabinetto del Ministero dell'economia e delle finanze, ha dichiarato l'illegittimità della delibera di rinvio della competizione elettorale, imponendo alla Fondazione l'adozione di ogni utile iniziativa volta allo svolgimento delle elezioni nel periodo 20 maggio-3 giugno 2020, in nessun modo considerando norme di legge, statutarie e regolamentari applicabili al caso di specie –:

   se gli atti di indirizzo delle amministrazioni citate siano compatibili con la legislazione emergenziale emanata dallo stesso Governo;

   se gli atti posti in essere dalle amministrazioni procedenti non ledano l'autonomia delle Casse previdenziali come riconosciuta dal decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509;

   se tale decisione comunque non confligga con i più basilari principi democratici per l'esercizio del diritto di voto da parte degli iscritti alla Fondazione Enasarco.
(2-00779) «Murelli, Caffaratto, Caparvi, Durigon, Legnaioli, Eva Lorenzoni, Minardo, Moschioni, Bubisutti, Alessandro Pagano, Ziello».