• Testo della risposta

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/03874 (5-03874)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 aprile 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-03874

  Ringrazio gli interroganti per le parole di apprezzamento dedicate al lavoro che le nostre Forze Armate hanno svolto, congiuntamente alle altre articolazioni dello Stato, in questa difficile e protratta situazione.
  I nostri militari, ricordando quanto ha recentemente affermato il Ministro della Difesa, si stanno rendendo protagonisti di uno sforzo eccezionale.
  Nella «Fase 1» dell'emergenza COVID-19 il contributo della Difesa è stato di assoluto rilievo sia nel campo sanitario, sia in quello logistico, sia nel controllo del territorio.
  Le citate attività proseguiranno anche con l'avvio della seconda fase, nella quale l'apporto della Difesa continuerà ad essere assicurato, anche attraverso ulteriori forme di partecipazione.
  A tal riguardo, ricordando le parole del Ministro, possiamo affermare che, per la Difesa, la «Fase 2» ha già avuto inizio nella giornata di ieri, con l'inaugurazione, a sole tre settimane dall'avvio dei lavori, del «COVID Hospital» presso il Policlinico Militare del Celio in Roma; si tratta di una realtà importante, da 150 posti letto, 50 dei quali destinati alla terapia intensiva e subintensiva, inserita, a disposizione del Paese, in una rete nazionale che comprende altre strutture attualmente in prima linea nella lotta al virus, quali, ad esempio, l'Istituto Nazionale Malattie Infettive «Lazzaro Spallanzani».
  Contestualmente all'attivazione di questa nuova realtà, è in atto il ripiegamento di taluni assetti ospedalieri che, in ogni caso, permarranno in stato di prontezza al fine di assicurare l'eventuale supporto ove necessario.
  Segnalo, altresì, l'attività iniziata da alcuni giorni per sanificare le infrastrutture di pubblica utilità impiegando team specialistici delle Forze Armate.
  Sempre in campo sanitario, saranno incrementate la produzione dei dispositivi di protezione individuale, per la quale sono state riconvertite alcune strutture di proprietà del Dicastero – con l'obiettivo di arrivare a produrre, a partire dal prossimo mese di maggio, 6 milioni di mascherine con cadenza mensile – e di soluzione disinfettante e di gel igienizzante da parte dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze.
  Lo stesso Stabilimento è stato altresì incaricato dell'importazione e della produzione di un farmaco a base di idrossiclorochina da impiegare su pazienti affetti da COVID-19, per il quale è stato avviato l'iter relativo ad una fornitura iniziale di 350 kg di sostanza, in modo tale da poter rendere disponibile il farmaco con la massima rapidità.
  Non ultimo, quale ulteriore contributo della Difesa al contrasto della pandemia, voglio ricordare che Difesa Servizi S.p.A. ha recentemente deliberato di destinare parte degli utili, pari ad un milione di euro, per far fronte all'emergenza epidemiologica COVID-19 attraverso il supporto alle strutture sanitarie militari impegnate.
  Nel concludere, onorevoli colleghi, ritengo che nella contingenza attuale, in cui cittadini ed Istituzioni sono da tempo messi a dura prova, il contributo delle Forze Armate possa considerarsi – come è tradizione – una delle più compiute testimonianze di presente, concreto ed incondizionato sostegno a salvaguardia del Paese.