• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/03871 (5-03871) (Presentata il 28 aprile 2020)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03871presentato daBAGNASCO Robertotesto diMercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   BAGNASCO, NOVELLI, GIANNETTA, MUGNAI, BOND, VERSACE, BRAMBILLA e GIACOMONI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nel nostro Paese, la drammatica fase di emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus Sars-Cov-2 sta vedendo finalmente rallentare l'andamento dei contagi e dei decessi;

   il tributo in termini di vite umane del personale sanitario impegnato in prima linea, è altissimo: oltre 150 morti tra i medici, 36 infermieri e 13 farmacisti. Troppo spesso non protetti e non tutelati in maniera sufficiente;

   l'articolo 14 del decreto-legge 18 del 2020, cosiddetto decreto «Cura Italia», da pochi giorni approvato definitivamente dal Parlamento, prevede che la quarantena precauzionale, prevista per i soggetti che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di Covid-19, non venga applicata agli operatori sanitari, agli operatori di servizi pubblici essenziali, ai dipendenti delle imprese che operano nell'ambito della produzione e dispensazione dei farmaci, e ad altri operatori della filiera;

   detto personale sanitario deve sospendere la propria attività solamente nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per Covid-19. In pratica, anche se venuti a contatto con un paziente poi scoperto positivo, devono quindi continuare a lavorare se non presentano sintomi;

   questa decisione del Governo di esonerare gli operatori sanitari dall'isolamento fiduciario, anche se in contatto con pazienti positivi a Covid-19, ha rischiato e rischia ancora di trasformare i luoghi dove lavorano, a cominciare dagli ospedali, in luoghi di contagio, laddove questi operatori rischiano di infettare pazienti e colleghi;

   è necessario superare questa norma di legge e peraltro sembra essere superata l'«ondata di piena» drammatica delle settimane scorse di contagiati e di ricoverati nelle terapie intensive, e la nuova fase che ci aspetta deve essere affrontata in modo più ragionato ed equilibrato –:

   se non ritenga urgente adottare iniziative per modificare le norme di cui in premessa, al fine di garantire pienamente gli operatori sanitari, prevedendo perlomeno che i sanitari che siano stati a stretto contatto di pazienti Covid-19 positivi debbano andare in isolamento fiduciario per 72 ore e rientrare in servizio solo dopo l'effettuazione di tampone che attesti la negatività al virus, garantendo comunque i controlli diagnostici successivi.
(5-03871)
(Presentata il 28 aprile 2020)