• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/05402 (4-05402)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05402presentato daPASTORINO Lucatesto diMercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   PASTORINO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'emergenza Covid-19 ha evidenziato la mancanza di un piano sanitario nazionale (l'ultimo risale al triennio 2006-2008), che costituisce l'unico strumento di coordinamento delle politiche sanitarie tale da garantirne l'uniformità di applicazione sul territorio nazionale anche con riferimento ai livelli essenziali di assistenza;

   l'articolo 15, comma 13, lettera c), del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, imponeva alle regioni di provvedere alla «riduzione dello standard dei posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del servizio sanitario regionale»;

   pertanto, la riprogrammazione sanitaria dovrà celermente e necessariamente ridefinire gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera. La pandemia ha mostrato con assoluta chiarezza le insufficienze del sistema degli ospedali pubblici, essendo stato necessario ricorrere a estemporanee soluzioni (utilizzo di locali di fiere, alberghi, traghetti, Rsa e altro) foriere di pessimi risultati sia sotto l'aspetto sanitario che sotto l'aspetto economico, per rispondere nell'immediato alla necessità di ricoveri, che la rete ospedaliera non poteva soddisfare;

   oltre al problema della carenza di posti letto, le attuali strutture ospedaliere si sono dimostrate inadeguate sotto altri profili: impianti di condizionamento che possono diffondere agenti patogeni, impossibilità di aerare gli ambienti attraverso le finestre, edifici compatti e non isolabili, assenza di percorsi differenziati o differenziabili, presenza di aree commerciali interrate e promiscue e altro;

   ciò premesso, in attesa della definizione dei nuovi standard di assistenza ospedaliera, risulta necessario, al fine di evitare spreco di risorse pubbliche, provvedere immediatamente a sospendere la realizzazione di tutte le nuove strutture ospedaliere per le quali non siano stati ancora iniziati i lavori di costruzione nonché l'attività di predisposizione e approvazione dei progetti di tali strutture; a tal riguardo, si fa presente che il 6 febbraio 2015 è stato siglato un accordo fra il Ministero della salute, la regione Liguria e l'ente ospedaliero Ospedale Galliera per la costruzione del «Nuovo Galliera», giusto in tempo perché fosse sottratto al decreto ministeriale n. 70 del 2015, secondo cui i progetti per i nuovi ospedali vanno sottoposti alla verifica di un organo di controllo istituto presso il Ministero della salute;

   il «Nuovo Galliera» desta non poche preoccupazioni, specialmente alla luce della pandemia Covid-19. È ormai chiaro che servano ospedali a raggi che consentano di isolare i reparti adibiti ai malati infettivi e siano bene aerati e soleggiati, mentre la nuova struttura, che vedrà una considerevole diminuzione dei posti letto, sarà un parallelepipedo seminterrato (scavato in 25 metri di roccia, abbattendo centinaia di alberature e sventrando la collina con incalcolabili rischi idrogeologici), servito da impianti di aria condizionata;

   l'ospedale costerà l'esorbitante cifra di 154 milioni di euro e, fra l'altro, prevede l'abbattimento del padiglione C, totalmente rinnovato e inspiegabilmente chiuso alle degenze nonostante camere a 2 letti con servizi ed equipaggiate con attacchi per i gas medicali, che, come evidenziato da più parti, sarebbero state estremamente utili in questa situazione emergenziale –:

   se, nell'ottica di un nuovo piano sanitario nazionale e nell'attesa della definizione di nuovi standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, intenda adottare le iniziative di competenza per sospendere immediatamente la realizzazione di tutte le nuove strutture ospedaliere, per le quali non siano stati ancora iniziati i lavori di costruzione, nonché adottare iniziative affinché siano rimodulate le disposizioni recate dall'articolo 15, comma 13, lettera c), del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95;

   se sia a conoscenza del progetto del «Nuovo Galliera» e quale sia la sua posizione, per quanto di competenza, con riguardo alle preoccupazioni esposte in premessa, relative alla funzionalità, ai costi e alle ripercussioni sul territorio.
(4-05402)