• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/05412 (4-05412)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05412presentato daLABRIOLA Vincenzatesto diMercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   LABRIOLA, RUFFINO, VERSACE e DALL'OSSO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   in base all'accordo del 4 marzo 2020 tra la ArcelorMittal e l'Ilva in amministrazione straordinaria, a maggio prossimo dovrebbe avviarsi il negoziato, per concludersi a novembre, sull'assetto occupazionale del gruppo col riassetto e l'ingresso dello Stato nella compagine societaria. Lo step di maggio fa parte del percorso che, entro novembre, deve portare ad una riconfigurazione dell'azienda, l'introduzione del forno elettrico, nuovi investimenti e l'ingresso dello Stato. Se questo non ci sarà, lo stesso accordo di marzo prevede che ArcelorMittal possa uscire dall'operazione versando 500 milioni di euro;

   il citato negoziato rischia però di farsi più difficile in considerazione di un rapporto che sembra farsi sempre più teso tra ArcelorMittal e Confindustria Taranto, comune di Taranto e sindacati;

   come riportano ampiamente i media dei giorni scorsi, ArcelorMittal ha deciso di non partecipare al tavolo chiesto anche dalle banche e convocato dal prefetto di Taranto, a cui si era rivolta Confindustria Taranto per fare il punto della situazione sullo stato dei pagamenti. Conseguentemente, il prefetto ha annullato la convocazione rinviandola a data da destinarsi per l'indisponibilità dell'azienda;

   è da settimane che sui pagamenti delle fatture scadute, ArcelorMittal, Confindustria Taranto e imprese sono lontane dal trovare un punto di incontro dopo l'accordo fatto a novembre scorso;

   peraltro risulta che ArcelorMittal ha dichiarato ai sindacati di aver già pagato 23 milioni di euro, mentre diverse imprese negano. Intanto, Confindustria Taranto ha chiesto alla camera di commercio di attivare un gruppo di lavoro per verificare che impatto i mancati pagamenti di ArcelorMittal stiano determinando sulle imprese. Ed è in agitazione anche il comparto dei trasportatori che operano per il siderurgico;

   a ciò si aggiunga il forte malessere presente anche nel sindacato. La Uilm ha protestato per l'erogazione di avanzamenti di carriera a un gruppo di persone in un momento in cui l'azienda ha messo in cassa integrazione per Covid una media di 2.600 persone e ha chiesto l'uso dell'ammortizzatore sociale per 8.173 addetti a Taranto;

   lo stesso sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha sottolineato di non avere mai segnali di disponibilità da parte dell'azienda, evidenziando che «in alcuni momenti dell'ultimo anno siamo tornati invece a sforamenti pericolosi perché non abbiamo il segno di una manutenzione costante, di investimenti in tecnologia così come promessi dall'AIA e dal piano ultimo del Governo» –:

   se non si ritenga di rendere pubblico l'accordo fra Ilva in amministrazione straordinaria e ArcelorMittal;

   se il Governo ritenga di poter mantenere invariate le scadenze di ambientalizzazione e rilancio industriale previste nel suddetto accordo.
(4-05412)