• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/01491 (3-01491)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01491presentato daASCARI Stefaniatesto diMercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   ASCARI e BALDINO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nel 2015, nel corso della maxi inchiesta antimafia «Aemilia» sono emersi interessi della cosca di ‘ndrangheta di Grande Aracri nel settore degli appalti pubblici di alcuni comuni, tra i quali anche quello di Brescello, in provincia di Reggio Emilia; conseguentemente, la prefettura ha disposto un accesso presso l'amministrazione comunale, scoprendo, tra l'altro, alcune assunzioni a tempo determinato di persone legate alla famiglia del boss Nicolino Grande Aracri (fratello di Francesco), oltre ad appalti e subappalti, affidati con sistemi poco trasparenti;

   il 20 aprile 2016, il Consiglio dei ministri ha quindi disposto lo scioglimento del comune di Brescello per infiltrazioni mafiose che, dopo oltre due anni di commissariamento straordinario, è tornato a nuove elezioni, nel giugno 2018;

   solo pochi giorni fa, i carabinieri hanno denunciato complessivamente 15 persone colpevoli di avere assistito alla tumulazione presso il cimitero locale di un 85enne vittima di Covid-19, Paolo Pucci, padre di Santina, indagata nel processo di mafia Grimilde, la cui udienza preliminare è prevista il 13 maggio, moglie di Francesco Grande Aracri, boss di ‘ndrangheta attualmente in carcere, per l'operazione Grimilde e già condannato in precedenza (con sentenza definitiva) a tre anni e sei mesi per associazione mafiosa (processo denominato Edilpiovra);

   il 3 aprile 2020, il giorno successivo al decesso e il giorno precedente alla tumulazione (avvenuta il 4 aprile), il comune di Brescello ha autorizzato le deroghe al divieto che consentono la presenza al momento della tumulazione di non più di dieci persone, compresi gli operatori funebri, con l'obbligo del mantenimento della distanza di sicurezza;

   alle esequie del Pucci, secondo i carabinieri, sarebbe avvenuto un assembramento illegittimo, a cui hanno partecipato 15 persone, tutte sanzionate inclusi due soggetti, un uomo e una donna, già positivi al coronavirus e quindi denunciati per epidemia colposa e violazione delle norme sulla quarantena;

   secondo quanto riportato dai quotidiani sui social network, alla domanda posta da alcuni utenti all'interno del gruppo Facebook «Sei di Brescello se...» relativamente alle circostanze della vicenda, avrebbe risposto un componente della famiglia Pucci minacciando ritorsioni violente –:

   se sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;

   se il Governo non intenda adottare ogni iniziativa di competenza, anche per il tramite della prefettura di Reggio Emilia ed eventualmente valutando il ricorso ad attività di accertamento ai sensi dell'articolo 143 del TUEL, in ordine alle circostanze che hanno portato alla celebrazioni di esequie funebri con 15 partecipanti, nonostante i divieti imposti dalle norme, anche al fine di fugare i dubbi di eventuali contiguità tra la criminalità organizzata di tipo mafioso e le istituzioni locali.
(3-01491)