• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/03261 PETRENGA - Al Ministro dell'istruzione. - Premesso che: con nota del 17 marzo 2020 (prot. n. 388), il Ministero dell'istruzione ha reso prime indicazioni per le attività didattiche a...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-03261 presentata da GIOVANNA PETRENGA
martedì 28 aprile 2020, seduta n.210

PETRENGA - Al Ministro dell'istruzione. - Premesso che:

con nota del 17 marzo 2020 (prot. n. 388), il Ministero dell'istruzione ha reso prime indicazioni per le attività didattiche a distanza;

la medesima nota, oltre a fornire una definizione delle attività di didattica a distanza, offrire prime risposte sui delicati temi di privacy, progettazione e valutazione delle stesse attività, fornisce informazioni sulla apposita area realizzata sul sito internet del Ministero, attraverso la quale le istituzioni scolastiche possono accedere a una sezione realizzata appositamente per consentire, nelle più diverse forme, di attivare didattica a distanza;

con nota del 30 marzo 2020, indirizzata ai Ministri dell'istruzione, dell'università e ricerca e delle pari opportunità e famiglia, il Garante per la protezione dei dati personali ha reso noto un atto di indirizzo (n. 64 del 26 marzo 2020 - "Didattica a distanza: prime indicazioni") che individua importanti implicazioni per la didattica a distanza riguardo alla protezione dei dati personali, con particolare riguardo alle questioni del consenso, scelta e regolamentazione degli strumenti, ruolo dei fornitori dei servizi on line e piattaforme, limitazione delle finalità, correttezza e trasparenza del trattamento dei dati;

in effetti, mentre un numero sempre maggiore di studenti e di scuole utilizza piattaforme di videoconferenza, si segnalano numerosi episodi di "Zoom-bombing": conferenze e lezioni a distanza interrotte da immagini pornografiche o di hate-speech, con evidenti pericoli per i minori coinvolti;

sotto il profilo dell'agibilità degli edifici scolastici, nel report del Servizio Studi della Camera dei deputati del 15 aprile 2020 dedicato a "Edilizia scolastica e sicurezza nelle scuole", si menzionano recenti interventi riguardanti la sicurezza nelle scuole a seguito del Coronavirus, al fine di tutelare la salute del personale scolastico e degli studenti, e si menziona in particolare la necessità di adottare piani per l'adeguamento antincendio, per l'efficientamento energetico, per la costruzione di poli per l'infanzia e scuole innovative, per adeguamento strutturale ed antisismico delle scuole e risorse per l'edilizia scolastica ai Comuni e alle Province;

l'interrogante considera necessario intervenire con urgenza al fine di porre in essere fin da subito (e di non procrastinare a settembre) opportune misure per la messa in sicurezza degli edifici scolastici dai rischi connessi all'emergenza epidemiologica da COVID-19, compatibilmente con le vigenti norme per l'edilizia scolastica e al riparto delle competenze stabilito dall'articolo 3 della legge 11 gennaio 1996, n. 23 e dalla giurisprudenza della Corte costituzionale (segnatamente, sentenze 62/2013, 284/2016 e 71/2018);

appare infatti assolutamente necessario che si faccia, al più presto, chiarezza sul piano strategico che il Governo intende adottare per la scuola di ogni ordine e grado e l'insegnamento, posta la necessità di riprendere, da settembre, un'attività scolastica che sappia risolvere i nuovi problemi di distanziamento sociale, didattica a distanza, diritto allo studio, inclusione e riduzione del gap tecnologico, rispetto dei diritti e delle libertà individuali e dia certezze sulla qualità dell'insegnamento,

si chiede di sapere:

se, con quali modalità ed entro quale termine, il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno chiarire se l'apertura delle scuole per l'anno scolastico 2020- 2021 sarà garantita nelle modalità della didattica a distanza ovvero in aula, e creare conseguentemente il corretto contesto di regole e linee guida per una equilibrata sostenibilità operativa, giuridica e amministrativa per alunni, famiglie ed operatori del settore;

se non ritenga urgente porre in essere fin da subito e senza indugio, senza procrastinare al momento dell'avvio del nuovo anno scolastico a settembre, opportune misure per la messa in sicurezza degli edifici scolastici dai rischi connessi all'emergenza epidemiologica da COVID-19, compatibilmente con la normativa vigente e nel rispetto del riparto delle competenze stabilite dalla legge;

se, con riferimento all'ipotesi verosimile di una proroga della didattica a distanza anche al prossimo anno scolastico, non ritenga necessario adottare un approccio differente riguardo a tale modalità, mediante un criterio volto a prediligere l'utilizzo di una piattaforma unica nazionale che sia conforme alla normativa nazionale e rispettosa dei diritti e delle libertà individuali, nonché idonea a garantire continuità educativa e protezione per i minori che vi accedono.

(4-03261)