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Atto a cui si riferisce:
C.1/00344    premesso che:     la disabilità è la condizione di un soggetto che ha una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente sociale ed è meno autonomo nello svolgere le...



Atto Camera

Mozione 1-00344presentato daDALL'OSSO Matteotesto diVenerdì 24 aprile 2020, seduta n. 331

   La Camera,

   premesso che:

    la disabilità è la condizione di un soggetto che ha una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente sociale ed è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale;

    il mondo della disabilità ha vissuto profonde trasformazioni in epoca contemporanea e da anni si vede un'azione di rinnovamento dei servizi e degli interventi a favore della persona disabile;

    il concetto di disabilità è stato dibattuto in occasione della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, redigendo un documento finale approvato dall'Assemblea generale il 25 agosto 2006;

    secondo i dati dell'Istat che nel 2019 ha redatto un rapporto dedicato alla disabilità, i soggetti interessati in Italia sono 3,1 milioni ovvero il 5,2 per cento della popolazione;

    il decreto-legge n. 18 del 2020 ha previsto una serie di indennità di 600 euro da corrispondere a diverse categorie di lavoratori che hanno visto la propria attività lavorativa impedita o ridotta a causa dell'emergenza epidemiologica in atto;

    in particolare, l'articolo 44 del medesimo decreto-legge 18 del 2020 ha stanziato risorse da destinare al cosiddetto «reddito di ultima istanza» che, in parte è stato finalizzato all'erogazione di indennità una tantum per i professionisti iscritti alle casse di previdenza ordinistiche;

    l'articolo 34 del decreto-legge 23 del 2020 contiene una norma di interpretazione autentica del suddetto articolo 44 del decreto-legge «Cura Italia», dove si chiarisce che i soggetti individuati dalla norma, per poter accedere alla misura di sostegno al reddito, non devono essere titolari di trattamento pensionistico diretto;

    il risultato pratico delle due suddette norme introdotte nei decreti n. 18 e n. 23 del 2020, è che detta indennità spetta ai lavoratori iscritti in via esclusiva alla gestione separata Inps o alle casse professionali e, sembrerebbe, anche al lavoratore che percepisce un assegno di invalidità civile (provvidenza di natura assistenziale erogata dall'Inps), mentre vengono esclusi i lavoratori con patologie che percepiscono un assegno di invalidità dell'Inps grazie ai contributi versati. Bisogna tenere presente che per questi lavoratori questo assegno costituisce un'integrazione al reddito professionale, ridotto per la diminuita capacità lavorativa;

    appare inspiegabile la disparità di trattamento che va così a gravare sui lavoratori invalidi che percepiscono un'integrazione al reddito dovuta per la loro invalidità. In questo caso, gli stessi vengono esclusi dal bonus di 600 euro;

    l'operazione avrà un costo complessivo di un miliardo e 600 milioni di euro a fronte di una manovra di 70 miliardi di euro;

    come evidenziato nello stesso sito dell'Associazione Fish, si legge: «La FISH ponendo il problema all'INPS ha già ottenuto una risposta: l'esclusione non riguarda le pensioni/assegni assistenziali, quelli per invalidità, cecità e sordità civile, ma “solo” le analoghe prestazioni previdenziali di invalidità, quelle che spesso constano di poche centinaia di euro e che derivano da versamenti previdenziali del lavoratore stesso»;

    alla Fish, si sono aggiunte anche Fand, Favo, Uniamo e Ail, al fine di chiedere al Governo di rimuovere tale disparità,

impegna il Governo:

1) ad adottare urgentemente le iniziative di competenza anche normative atte a rimuovere le suddette evidenti disparità di trattamento, pervenendo a una corretta interpretazione delle norme di cui in premessa, affinché possano beneficiare delle suddette indennità anche i lavoratori professionisti che percepiscono un assegno di invalidità dell'Inps grazie ai contributi versati;

2) ad adottare iniziative per garantire ai soggetti disabili e con invalidità pari o superiori al 70 per cento per l'intero 2020 e il 2021 il rinnovo gratuito della patente di guida e la gratuità del bollo auto per il trasporto della persona disabile;

3) ad adottare iniziative per applicare alle persone con invalidità o disabilità a partire dal 50 per cento, lavoratori autonomi o titolari di aziende con 15 o più dipendenti, uno sgravio fiscale che veda l'abolizione di Irap, lo sconto del 50 per cento di versamenti Inps e dei contributi Irpef e un bonus per le spese relative alle forniture idriche ed elettriche pari al 50 per cento dei costi effettivi.
(1-00344) «Dall'Osso, Versace, Marrocco, Mazzetti, Pittalis, Cassinelli, Polidori, Labriola, Fiorini, Occhiuto, Mugnai».