• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02463/315    premesso che:     l'emergenza epidemiologica da Covid-19 ha prodotto criticità molto serie sul fronte sanitario, con conseguenti ripercussioni – anche alla luce delle...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02463/315presentato daGADDA Maria Chiaratesto diGiovedì 23 aprile 2020, seduta n. 330

   La Camera,
   premesso che:
    l'emergenza epidemiologica da Covid-19 ha prodotto criticità molto serie sul fronte sanitario, con conseguenti ripercussioni – anche alla luce delle misure di lockdown necessarie al contrasto della pandemia – sulla tenuta sociale ed economica del Paese;
    il settore agricolo è ritenuto, a maggiore ragione in questa fase emergenziale, essenziale per garantire l'approvvigionamento alimentare e sta proseguendo le sue attività nonostante le complessità della situazione contingente, ma gli effetti dell'epidemia fanno registrare preoccupanti segnali di crisi nei diversi comparti produttivi e nelle attività connesse alla produzione agricola;
    le filiere agricola, agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura sono gravemente colpite dagli effetti dall'emergenza a causa della contrazione dei mercati nazionali ed internazionali, e della chiusura delle attività di somministrazione, nel settore Horeca ed eventi. Risultano infatti maggiormente colpite le produzioni di prodotti freschi altamente deperibili, legate anche al commercio di prossimità e vocate alla internazionalizzazione come nel caso dei prodotti di qualità e a denominazione, oltre al comparto della floricoltura e alle attività connesse al turismo, all'attività ricreativa e sportiva;
    si riscontra altresì forte criticità relativa alla carenza di manodopera, anche specializzata, conseguente anche alle misure di contenimento e al rientro nei Paesi di origine di molti lavoratori di origine straniera, che si sta producendo proprio alle porte di importanti campagne di raccolta nella stagione di massimo picco produttivo;
    questi fattori sopra menzionati hanno prodotto una sensibile perdita di fatturato a fronte di costi comunque sostenuti (con particolare riferimento alle produzioni finite al macero e ai costi di mantenimento del bestiame), danneggiato il posizionamento di mercato, e comportato drastica diminuzione di liquidità per le imprese coinvolte, a cui si aggiunge la perdurante difficoltà di accesso al credito;
    insieme all'esigenza di misure volte all'agevolazione nell'accesso al credito e misure di ristoro dirette, emerge anche urgente necessità di interventi di semplificazione amministrativa, rapidità nell'erogazione dei fondi e di proroghe di termini ad hoc, dal momento che, tra i problemi generali riscontrati nel settore, emergono i rinnovi delle autorizzazioni, dei permessi, delle verifiche e dello svolgimento dei controlli;
    tra i settori maggiormente colpiti dall'emergenza in corso, con particolare riferimento alle sue conseguenze sul mercato e sull'economia, emergono i seguenti:
     a) i settori della pesca e dell'acquacoltura, l'azzeramento della domanda proveniente dal circuito HORECA ha fatto crollare la richiesta di prodotti ittici da parte del principale acquirente di prodotto ittico fresco. Particolarmente danneggiati risultano i comparti della piccola pesca, e della miticoltura. Risulta pertanto necessario estendere le misure di indennizzo previste per i lavoratori, ai pescatori autonomi, anche ai soci di cooperativa, che esercitano professionalmente l'attività di pesca in acque marittime, interne e lagunari;
     b) il comparto florovivaistico e della silvicoltura, nella stagione di maggiore picco produttivo e fatturazione. Il perdurare delle misure di contenimento, con il fermo prolungato della possibilità di vendita al dettaglio e la chiusura di canali di vendita come il settore del banqueting ed eventi, hanno un impatto molto grave sulla commercializzazione in particolare di fiori recisi e piante stagionali in vaso. Si osserva in tale settore una cospicua perdita di fatturato, nonché un incremento dei costi di produzione e di smaltimento;
     c) connesso al punto di cui alla lettera b), l'ambito dei manutentori del verde, che per effetto delle misure sanitarie hanno subito nella prima fase l'interruzione degli interventi sul verde pubblico e privato, nella stagione primaverile dove si concentrano le principali manutenzioni ordinarie e straordinarie e le misure di sfalcio e potatura finalizzate al decoro urbano e al contrasto delle insorgenze di sintomatologie allergiche;
     d) il comparto della produzione delle carni, anche lavorate, ove si osserva la sensibile compressione del principale canale di sbocco per i prodotti a più elevato valore aggiunto, quale il settore Horeca e l'export, anche alla luce del fatto che la domanda dei consumatori si è indirizzata verso prodotti di valore commerciale inferiore, quali ad esempio carne macinata e quarti anteriori. Con particolare riferimento al comparto delle carni ovicaprine, inoltre, ha inciso in maniera decisamente negativa il lockdown imposto nel periodo pasquale;
     e) la filiera lattiero casearia con particolare riferimento a latte e formaggi freschi, ove si sta osservando generazione di eccedenze e diminuzione del prezzo medio al litro;
     f) la filiera dell'ortofrutta, anche in riferimento ai prodotti di quarta gamma;
     g) il settore vitivinicolo, ove si riscontra un sensibile calo delle vendite, con particolare riferimento alla sospensione del settore Horeca e al calo delle esportazioni. In un contesto di aspra competizione internazionale, è forte il rischio di sostituzione da parte di produzioni provenienti da altre aree geografiche. Inoltre, la riduzione delle vendite determina criticità nella disponibilità della liquidità necessaria per far fronte alle spese correnti, ai mutui ed alle anticipazioni di cassa per la nuova annata;
     h) il mondo legato alle attività di agriturismo, ippoturismo e ittiturismo. Il prolungarsi delle misure di distanziamento sociale determinate dall'emergenza sanitaria rischiano di mettere a repentaglio non solo la stagione primaverile (con disdette per il periodo di Pasqua, solitamente intenso), ma l'intera annualità. Sono colpite, inoltre, le aziende e le professionalità legate alla multifunzionalità del settore in ambito agricolo, come le fattorie didattiche, gli agri-asili e le fattorie sociali;
     i) il comparto degli equidi, già colpito da una grave crisi nel 2008, che rischia di andare in grande sofferenza soprattutto per il blocco delle attività turistiche, di ippoturismo ed equitazione, che rappresentano gran parte delle entrate delle piccole imprese, con particolare riferimento al periodo primaverile ed estivo in cui si segnalano elevate quote di incasso rispetto al totale annuale. Il comparto soffre altresì le perdite derivanti dalla totale cancellazione di competizioni, eventi ludico-sportivi e servizi per la procreazione equina. Tali imprese, a fronte dell'arresto delle attività, sono comunque tenute a sostenere ingenti costi fissi per la gestione dell'attività ed in particolare per l'alimentazione e la cura degli animali, al momento improduttivi;
     j) come corollario del punto d), i piccoli produttori in generale, che stanno scontando in modo significativo le misure di lockdown, che inibiscono la prosecuzione delle attività di vendita diretta per la commercializzazione di prodotti di alta qualità e di specialità locali, in particolar modo a causa della chiusura dei tradizionali luoghi di vendita come mercati locali e rionali;
     k) i piccoli birrifici italiani, intesi come birrifici con capacità produttiva inferiore ai 10.000 ettolitri/annui il cui mercato di riferimento è rappresentato in modo qualificante dal settore Horeca e da distributori specializzati, e per cui Punico settore rimasto operativo nel concreto, ovvero la GDO, rappresenta un mercato di sbocco pari soltanto allo 0,9%. Tale settore, attualmente in fase di consolidamento, è inoltre caratterizzato da una capacità finanziaria ed operativa volatile, essendo connesso ai flussi di cassa che derivano in misura costante dalla vendita dei prodotti. Inoltre, la stessa birra artigianale, con una vita a scaffale sensibilmente ridotta rispetto al prodotto industriale non essendo sottoposta a processi di pastorizzazione e microfiltrazione, è soggetta ad una rapida perdita di valore commerciale con l'avvicinarsi dei termini di scadenza, con ovvie conseguenze in termini di ricavi in un momento di rallentamento dei consumi;
     l) la produzione olivicola, che pur avendo risentito meno rispetto ad altri settori dell'emergenza epidemiologica, ha osservato un sensibile incremento dell'invenduto (con particolare riferimento al prodotto di alta fascia), anche in questo caso principalmente per la chiusura del canale Horeca e per il rallentamento dell’export,

impegna il Governo:

   a) a valutare misure di indennizzo e sostegno nei confronti dei comparti sopra menzionati;
   b) a procedere in tempi rapidi alla verifica del fabbisogno di manodopera nei comparti agricolo, agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura sull'intero territorio nazionale, con particolare riferimento alle campagne di raccolta in procinto di avvio, al fine di risolvere le criticità rilevate dalle imprese a seguito delle misure di distanziamento sociale e dall'evolversi dell'epidemia, garantendo al contempo l'incontro legale e trasparente tra domanda e offerta di lavoro agricolo, nonché la salubrità dei luoghi di lavoro e di vita per la manodopera italiana e straniera, e introducendo misure di semplificazione in materia di visite mediche per i lavoratori del settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura;
   c) a valutare l'opportunità di introdurre interventi correttivi e posticipare l'entrata in vigore delle cosiddette «sugar tax» e « plastic tax», con riferimento a questa ultima valutare di escludere dall'imposta le imprese che hanno l'obbligo di impiegare manufatti in plastica vergine in ragione di disposizioni normative comunitarie legate al pacchetto igiene;
   d) relativamente ai settori della pesca e dell'acquacoltura:
    1) a garantire misure di sostegno, anche mediante lo strumento del credito di imposta o la sospensione del pagamento dei canoni delle concessioni demaniali marittime per le attività di pesca e acquacoltura da parte di imprese, cooperative e loro consorzi;
    2) a estendere l'erogazione dell'indennizzo di cui all'articolo 28 anche ai pescatori autonomi, compresi i soci di cooperative, che esercitano professionalmente la pesca in acque marittime, interne e lagunari;
    3) a prevedere che le certificazioni e i collaudi dei motopescherecci adibiti alla pesca professionale, e delle imbarcazioni asservite agli impianti di acquacoltura rilasciati da amministrazioni statali ed enti di classificazione navale, scaduti da non oltre dodici mesi o in scadenza alla data di entrata in vigore della presente legge, siano prorogati al 31 dicembre 2020, al fine di garantirne l'operatività altrimenti impedita a causa dell'impossibilità sopravvenuta (nelle more dell'emergenza epidemiologica) di effettuare collaudi ed ottenere certificazioni da parte degli enti di classificazione;
    4) a prevedere la semplificazione delle procedure antimafia per l'erogazione di aiuti ed a valutare la sospensione dell'iscrizione di tali aiuti nel registro degli aiuti di Stato;
    5) ad accelerare il più possibile le procedure di liquidazione degli aiuti relativi all'arresto temporaneo delle annualità pregresse
   e) relativamente alle aziende del settore florovivaistico, a valutare la possibilità di accesso al credito di imposta per spese energetiche sostenute da filiera, nonché a prevedere misure compensative per i costi sostenuti relativamente allo smaltimento di prodotto andato al macero. A prevedere altresì la proroga del cosiddetto bonus verde anche per il 2021, con un aumento dell'ammontare complessivo oggetto di detrazione;
   f) per il settore lattiero-caseario e della zootecnia, a prevedere azioni di comunicazione istituzionale e di promozione sul mercato, del latte italiano, fi-esco e UHT e dei prodotti trasformati del settore zootecnico. Inoltre, in accordo con la Istituzione Europee e con l'intera filiera, per tutta la durata dell'emergenza, a prevedere la concessione di aiuti all'ammasso privato, al fine di contenere la repentina diminuzione dei prezzi e la gestione delle eccedenze;
   g) relativamente al settore degli equidi, a prevedere misure di sostegno specifico, quali il contributo per il mantenimento, la cura e l'acquisto di foraggio ad equide capo grosso per gli animali – DPA ovvero NON DPA – detenuti nelle aziende agricole e identificabili nelle apposite banche dati;
   h) ad attivare disposizioni volte all'intensificazione della vigilanza, del controllo e della prevenzione di comportamenti e pratiche di concorrenza sleale;
   i) ad introdurre forme di incentivazione ai fini della riconversione, anche temporanea, per i servizi a domicilio di beni alimentari e la diffusione di piattaforme per il commercio elettronico, anche su base locale;
   j) a favorire ulteriori forme di ritiro dal mercato ed incentivi allo stoccaggio di prodotti da destinare ad aiuti alimentari;
   k) ad introdurre misure volte alla tutela delle imprese dell'agriturismo, dell'ittiturismo e dell'ippoturismo, particolarmente colpite – come le altre aziende del settore turistico-ricettivo – dall'emergenza epidemiologica in corso;
   l) a garantire le necessarie forme di liquidità e di accesso al credito per le imprese dei settori agricolo ed agroalimentare, al fine di accompagnarle nel superamento della forte crisi di liquidità e di permettere ad esse di far fronte alle spese correnti, al pagamento dei mutui ed alle anticipazioni per la nuova annata;
   m) a garantire misure di ristoro a fondo perduto, al fine di sostenere il settore dei piccoli birrifici indipendenti, contrastando le perdite economiche subite e favorendo la ripresa dell'attività; ad istituire progetti di promozione della birra artigianale indipendente italiana, nella prospettiva di un aumento dei canali di vendita;
   n) a valutare la possibilità di inserire semplificazioni negli adempimenti burocratici, con particolare riferimento alle disposizioni in materia di documentazione antimafia e alla erogazione dei contributi;
   o) a estendere ai prodotti agricoli a lunga maturazione, ai prodotti vitivinicoli e alle bevande spiritose con certificazione DOP e IGP le disposizioni in materia d'impegno rotativo di cui agli articoli 2786 ss. CC;
   p) a sostenere l'attività dei giovani agricoltori, ad esempio prevedendo forme di sgravio contributivo e l'incentivazione all'imprenditoria agricola;
   q) a sostenere campagne di promozione delle produzioni italiane nel mercato interno e nei mercati internazionali;
   r) a sostenere lo strumento dei contratti di filiera, con particolare riferimento a comparti strategici come ad esempio quello cerealicolo
9/2463/315. Gadda, Fregolent, D'Alessandro, Ferri.