• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/05335 (4-05335)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05335presentato daTERZONI Patriziatesto diGiovedì 23 aprile 2020, seduta n. 330

   TERZONI, ROBERTO ROSSINI, EMILIOZZI e GIULIODORI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   a seguito del sisma 2016 e sulla base dell'articolo 14 del decreto-legge n. 8 del 2017, veniva stabilito che le regioni interessate agli eventi sismici, invece di procedere alla realizzazione delle Sae e sentiti i comuni coinvolti, avrebbero potuto acquisire a titolo oneroso al patrimonio dell'edilizia pubblica abitazioni agibili;

   dopo una corposa corrispondenza tra Protezione civile, regione Marche e comune di Tolentino, il comune medesimo comunicava al presidente della regione Marche l'orientamento a non costruire Sae, informandolo che il comune aveva puntato all'acquisto di abitazioni già realizzate o da realizzare in tempi ragionevoli (6/8 mesi) rinunciando alla fornitura richieste delle 50 Sae;

   in data 13 dicembre 2017 il comune di Tolentino si rivolgeva al capo della Protezione civile, alla regione Marche e al dottor Piccinini (Erap), richiedendo di poter realizzare nuovo patrimonio immobiliare, con un aumento dei nuclei familiari richiedenti;

   in data 27 febbraio 2018 la Protezione civile, a seguito di rassicurazione del comune di Tolentino circa la riconsegna delle opere entro il 31 agosto 2019, emetteva l'ordinanza n. 510 che destinava 20.850.000 euro al comune per la realizzazione dei nuovi immobili, invece delle Sae, precisando che i costi dovessero essere più vantaggiosi e congrui rispetto ai costi dell'edilizia residenziale;

   ad oggi i cantieri non sono ancora stati appaltati ad eccezione di quello in C.da Rancia che già risulta in ritardo di circa 12 mesi rispetto alla data di consegna contrattuale prevista per il 4 marzo 2019;

   gli appartamenti realizzati non saranno dotati di mobilio e accessori invece previsti nel caso di realizzazione delle «casette» Sae –:

   se, visti i tempi di realizzazione, l'intervento sia congruo e legittimo rispetto alle previsioni del decreto-legge n. 8 del 2017;

   se corrisponda ai criteri d'emergenza il fatto che gli appartamenti realizzati non saranno dotati di mobilio e accessori previsti nel caso di realizzazione delle «casette» Sae;

   se il Ministero dell'economia e delle finanze sia stato informato del fatto che la conclusione della maggior parte dei lavori è slittata almeno al primo semestre 2021;

   se continui a essere opportuno finanziare l'operazione nella sua totalità, visto che, a causa dei ritardi, molte delle circa 200 famiglie aventi diritto stanno rinunciando alla soluzione abitativa di emergenza, avendo la prospettiva di rientrare presso la propria abitazione in tempi poco dissimili.
(4-05335)