• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/01452 (3-01452) (Presentata il 14 aprile 2020)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01452presentato daINCERTI Antonellatesto diMercoledì 15 aprile 2020, seduta n. 326

   INCERTI, GRIBAUDO, CENNI, CAPPELLANI, CRITELLI, DAL MORO, FRAILIS, MARTINA, FIANO e ENRICO BORGHI. – Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . – Per sapere – premesso che:

   secondo quanto riportato dalla stessa Ministra interrogata, è stimato in circa 350.000 unità il numero di lavoratrici e lavoratori agricoli che mancano nel comparto dopo l'inizio dell'emergenza sanitaria. Tutte le principali associazioni del mondo agricolo hanno sottolineato la gravità della situazione, che rischia di lasciare senza manodopera adeguata una parte rilevante della filiera agricolo-alimentare;

   contemporaneamente vi sono molti richiedenti asilo che hanno visto respinta la propria domanda di asilo e che, quindi, sono in condizioni di irregolarità e sono oggetto di sfruttamento lavorativo;

   questi lavoratori in misura rilevante associano alla precarietà lavorativa e allo sfruttamento anche una precarietà e fragilità abitativa caratterizzata per lo più da insediamenti informali rurali, veri e propri ghetti in prossimità dei campi; tale situazione, già inaccettabile in tempi normali, diventa ancor più insostenibile e potenzialmente pericolosa in presenza di una pandemia globale;

   a parere degli interroganti, oltre a garantire il rinnovo dei permessi di soggiorno scaduti ai lavoratori stagionali regolari, i richiedenti asilo potrebbero usufruire della norma di cui all'articolo 20-bis del decreto legislativo 25 luglio 2008, n. 286, introdotto dall'articolo 1, comma 1, lettera h), del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2018, n. 132, che prevede la possibilità di rilasciare il permesso di soggiorno per calamità; inoltre, occorrerebbe organizzare l'evacuazione delle persone che vivono negli insediamenti informali prossimi alle attività agricole e agevolare accordi con i proprietari di strutture alberghiere o ricettive, anche utilizzando gli strumenti previsti all'articolo 6, comma 7, del decreto-legge n. 18 del 2020; indispensabili appaiono, inoltre, la costruzione di una piattaforma telematica di facile utilizzo per l'incrocio di domanda e offerta di lavoro agricolo, come approntato ad esempio in Francia, che garantisca il reperimento legale della manodopera e autorizzi gli spostamenti fra le aree agricole del Paese, nonché strumenti per l'esonero o l'alleggerimento contributivo finalizzato all'utilizzo di personale che usufruisce di reddito di cittadinanza, pensioni, ammortizzatori sociali;

   al fine di individuare le risposte più idonee a questa fase di emergenza per il settore, il Partito democratico nei giorni scorsi ha richiesto la convocazione di un tavolo con Governo e parti sociali che coinvolga la piccola e grande distribuzione, per sostenere al meglio sia la produzione che la corretta erogazione di alimenti e beni primari a tutta la popolazione –:

   quali iniziative intenda adottare per garantire il reperimento della manodopera necessaria al sistema dell'agricoltura italiana attraverso forme e soluzioni che mettano in sicurezza queste persone dal punto di vista lavorativo, strettamente connesso a quelli abitativo, della salute e della dignità sociale.
(3-01452)
(Presentata il 14 aprile 2020)