Testo INTERPELLANZA
Atto a cui si riferisce:
C.2/00722 (2-00722) «Sasso, Molinari, Basini, Belotti, Colmellere, Fogliani, Furgiuele, Latini, Patelli, Racchella, Lorenzo Fontana, Lucchini, Ribolla, Ziello, Bordonali, Caffaratto, Caparvi, Durigon,...
Atto Camera
Interpellanza urgente 2-00722presentato daSASSO Rossanotesto diMercoledì 8 aprile 2020, seduta n. 324
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, il Ministro dell'economia e delle finanze – Per sapere – premesso che:
le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico e sono inserite nel sistema nazionale di istruzione, contribuendo alla realizzazione della finalità di formazione ed educazione che la Costituzione assegna alla scuola; sono oltre 13.000, per un totale di oltre 800.000 alunni e circa 120.000 lavoratori, tra personale docente ed amministrativo;
le richieste delle scuole paritarie hanno il fine di valorizzare il pluralismo dell'istruzione in Italia, partendo dal presupposto che sostenere concretamente la scuola in questo difficile momento storico, costituisce il migliore investimento per il futuro delle giovani generazioni;
specie per la prescolarizzazione e il grado della primaria, alle paritarie si affiancano, a copertura di un'offerta carente da parte dello Stato, le strutture private, le cui rette rappresentano, in questa fase emergenziale di rischio perdita di lavoro, per i genitori un costo improvvisamente difficile da sostenere e, per le strutture educative medesime, in mancanza delle rette, una serie di spese da sostenere (fitti e utenze, stipendi degli insegnanti) senza entrate;
se, infatti, bisogna tutelare le famiglie che repentinamente e loro malgrado si ritrovano privi di un reddito certo a fine mese — si pensi ad esempio ai tanti lavoratori autonomi e partite iva che, molto spesso, ricorrono a scelte di percorsi privati per necessità di orari correlati alla propria attività — è anche vero che per ogni struttura ci sono altrettanti padri e madri che lavorano e che meritano tutele;
l'emergenza sanitaria che attanaglia la nazione sta inevitabilmente investendo il settore scolastico: la mancata approvazione di una serie di interventi a favore di tali strutture, comporterebbe il fallimento di tantissime di esse e l'impossibilità per lo Stato di garantire il diritto allo studio ai tantissimi alunni e il diritto al lavoro dei loro docenti, nonché il rischio di ritrovarsi al prossimo settembre con la necessità di istituire nuove e ulteriori classi, per far confluire gli alunni improvvisamente privi dei propri Istituti, dovendo comunque scongiurare la formazione delle cosiddette «classi pollaio» e assicurare – come preannunciato dal Ministro interpellato – una distanza minima in classe tra gli alunni a fini preventivi di possibile contagio;
il sistema scolastico privato e parificato è importante per l'intero sistema dell'istruzione e, se lo Stato lo ignora e non interviene, rischia di collassare;
è irresponsabile, a parere degli interpellanti, che il Ministro interpellato, in questa fase emergenziale, non dia risposte concrete: non solo in merito alle strutture educative paritarie e private ma anche con riguardo all'altra importante questione dei precari della scuola;
in occasione della conferenza stampa di lunedì sera, 6 aprile 2020, il Ministro interpellato si è limitato a chiedere «scusa a tutti i precari della scuola, ma non riusciamo ad aggiornare le graduatorie di Istituto» senza alcuna aggiunta di previsione sul quando la questione possa trovare soluzione;
in proposito, si ricorda che il Ministero dell'istruzione ha abrogato per l'anno scolastico 2020/2021, contrariamente alle aspettative, la possibilità per i docenti iscritti alle graduatorie d'Istituto di aggiornare la propria posizione, attraverso apposita domanda, con il relativo punteggio legato ai nuovi titoli e servizi conseguiti, posticipandola all'anno scolastico 2021/2022;
per poter aggiornare e migliorare la propria posizione in graduatoria, gli insegnanti hanno sostenuto sia sacrifici economici, al fine di conseguire il punteggio relativo ai titoli, tra cui master, corsi di perfezionamento e crediti formativi, sia sacrifici personali e familiari, accettando incarichi anche molto distanti dai propri affetti, pur di conseguire ulteriore punteggio relativo al servizio;
la motivazione ufficialmente addotta da parte del Ministro, che risiede nella «impossibilità di analizzare un milione di raccomandate e domande cartacee» appare agli interpellanti pretestuosa, considerato che per le domande di mobilità e di trasferimento del personale scolastico il Ministero ha autorizzato l'invio delle domande per via telematica;
considerate le risorse recentemente stanziate per la digitalizzazione e per la didattica a distanza e visto che si prevede la possibilità di presentare la suddetta domanda entro il 31 agosto 2020, paiono legittime le doglianze del personale docente, a causa di questa mancanza da parte del Ministero, tale da indurre pubblicamente il Ministro dell'istruzione a chiedere scusa agli insegnanti precari –:
se si intendano adottare iniziative per:
a) l'immediata erogazione dei contributi già assegnati alle scuole paritarie con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
b) l'erogazione di contributi aggiuntivi alle scuole paritarie e private per l'anno scolastico 2019/2020 al fine di esonerare i genitori dal pagamento delle rette per tutta la durata dell'emergenza sanitaria;
c) la detraibilità integrale delle rette pagate dalle famiglie per la frequenza scolastica e per i servizi educativi nelle scuole paritarie e private per l'anno 2019/2020;
d) l'estensione agli alunni delle scuole paritarie della possibilità di accesso ai fondi previsti per l'implementazione delle «piattaforme didattiche a distanza»;
e) l'estensione anche alle scuole private del credito di imposta per gli affitti previsto per botteghe e negozi a prescindere dalle categorie catastali di appartenenza e il credito di imposta per le spese relative alle utenze;
f) la possibilità di procedere all'aggiornamento delle graduatorie di terza fascia, attraverso domanda telematica, utilizzando sia il portale Sidi del Ministro dell'istruzione, al quale ogni docente è obbligatoriamente registrato, sia la posta certificata (pec).
(2-00722) «Sasso, Molinari, Basini, Belotti, Colmellere, Fogliani, Furgiuele, Latini, Patelli, Racchella, Lorenzo Fontana, Lucchini, Ribolla, Ziello, Bordonali, Caffaratto, Caparvi, Durigon, Giaccone, Legnaioli, Eva Lorenzoni, Minardo, Moschioni, Murelli, Boldi, De Martini, Foscolo, Lazzarini, Locatelli, Panizzut, Sutto, Tiramani, Ziello».
(Presentata il 7 aprile 2020)