• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/01409 (3-01409)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01409presentato daDE LUCA Pierotesto diMartedì 31 marzo 2020, seduta n. 321

   DE LUCA, BERLINGHIERI, DELRIO, INCERTI, ROTTA, SENSI, GRIBAUDO, ENRICO BORGHI e FIANO. — Al Ministro per gli affari europei . — Per sapere – premesso che:

   il 26 marzo 2020 i Capi di Stato e di Governo dell'Unione europea hanno adottato una Dichiarazione comune sulla risposta europea al COVID-19, sottolineando come la pandemia rappresenti una sfida senza precedenti, non solo per l'Europa ma per il mondo intero;

   la Dichiarazione si articola nelle seguenti azioni: limitare la diffusione del virus; garantire le forniture di attrezzature mediche; promuovere la ricerca; affrontare le conseguenze socio-economiche; rimpatriare i cittadini bloccati in Stati terzi;

   sin dal Consiglio straordinario Epsco (parte Salute) del 13 febbraio 2020, l'Unione europea ha adottato azioni per la tutela della salute e il contenimento della pandemia;

   mentre proseguono le azioni di contrasto dell'infezione, è già consapevolezza comune che l'Europa sarà chiamata a gestire, a stretto giro, le gravi conseguenze economiche innescate dalla pandemia, che sta comportando – oltre ai già ingenti costi diretti – la temporanea chiusura di numerose attività economiche, le cui conseguenze in termini di perdita di prodotto interno lordo e posti di lavoro, pur non ancora esattamente quantificabili, saranno sicuramente di enorme rilevanza, tali da innescare una spirale recessiva probabilmente peggiore di quella vissuta in occasione della crisi finanziaria globale del 2008;

   l'Unione europea ha adottato importanti decisioni per fronteggiare tale impatto economico, in particolare: il ricorso alla clausola di salvaguardia generale prevista dal Patto di stabilità e crescita; l'adozione, da parte della Commissione europea, del quadro di riferimento temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia; la creazione del Crii (Coronavirus response investment initiative) per promuovere investimenti con i fondi strutturali e di investimento europei disponibili per un totale di 37 miliardi di euro; il programma di acquisto per l'emergenza pandemica (PEPP) della Banca centrale europea, con una dotazione complessiva di 750 miliardi di euro; la protezione del funzionamento del mercato unico sulla base degli orientamenti della Commissione europea; garanzie dedicate dalla Banca europea per gli investimenti alle piccole e medie imprese che potranno mobilizzare fino a 40 miliardi di euro di finanziamenti;

   appare, tuttavia, necessario rassicurare ulteriormente l'opinione pubblica sul fatto che l'azione comune europea sarà all'altezza della gravità delle conseguenze che la pandemia sta – già oggi – arrecando, anche sulle prospettive di tenuta economica a breve e medio termine –:

   quale sia la posizione del Governo italiano sulle iniziative già intraprese da parte delle istituzioni europee e quali eventuali ulteriori misure a sostegno della tenuta e della ripresa economica il Governo ritenga di dover sostenere in ambito di Unione europea.
(3-01409)