• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/01458 RUOTOLO, DE PETRIS, ERRANI, FERRARA, PITTELLA, VALENTE, MORRA, NUGNES, BUCCARELLA - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell'economia e delle finanze. - Premesso che:...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01458 presentata da ALESSANDRO RUOTOLO
mercoledì 25 marzo 2020, seduta n.202

RUOTOLO, DE PETRIS, ERRANI, FERRARA, PITTELLA, VALENTE, MORRA, NUGNES, BUCCARELLA - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

secondo quanto risulta agli interroganti e come sostenuto anche da informazioni apparse recentemente sugli organi di stampa, nel sud Italia la cosiddetta economia non osservata cioè sommersa, in nero, arriva quasi al 30 per cento del Pil: in sintesi, si parla di una fetta consistente del sistema economico e produttivo meridionale fuori dalle regole, un tipo di economia informale, non legata ai circuiti criminali ma esistente, che sfida le leggi dello Stato e del mercato e produce reddito di sopravvivenza;

l'emergenza epidemiologica da Coronavirus ha messo in ginocchio l'economia italiana e il Governo ha varato provvedimenti legislativi importanti come il cosiddetto "Cura Italia", di cui al decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, che contiene misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse alla crisi sanitaria per sostenere anche le attività produttive più colpite;

a giudizio degli interroganti, non si può giustificare né sostenere l'economia sommersa, ma dovrebbe essere evidente che, a seguito del Coronavirus, tutte le attività dell'economia "non osservata" con il suo esercito di precari e di lavoratori a cottimo, specialmente in alcune zone popolari di Napoli, ma anche in altre aree povere del Paese, nelle prossime settimane rischiano di fermarsi, con il rischio di innescare una situazione gravissima che minaccia la stessa coesione sociale;

a più di un anno dalla data di entrata in vigore delle misure previste dal decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, in materia di reddito di cittadinanza (le cui procedure per l'erogazione sono attuate integralmente), alla luce di quanto esposto, potrebbe rendersi opportuno introdurre modifiche alla normativa vigente che, attraverso criteri legali specifici, consentano di intercettare questo tipo di lavoratori precari e a cottimo senza diritti e sfruttati dall'economia "non osservata";

al riguardo, il Presidente del Consiglio dei ministri, a seguito di un'interrogazione a risposta immediata (3-01547) in Senato, lo scorso 6 febbraio 2020, ha replicato che nell'ambito della definizione dell'agenda 2020-2023, il Governo sta mettendo a punto con le prossime linee d'intervento ulteriori misure d'implementazione, finalizzate ad attuare nella massima potenzialità tale strumento di sostegno economico e migliorarne al contempo la capacità di contrasto alla povertà incentivando il reinserimento lavorativo;

è indubbio che, non solo al Sud, le diverse forme di sostegno al reddito introdotte negli anni passati abbiano rappresentato una prima risposta alle gravi condizioni di difficoltà vissute da migliaia di famiglie. Con la grave situazione determinata dalla pandemia Coronavirus, ampi strati di popolazione che traevano reddito dall'economia "non osservata" in prospettiva potrebbero vivere una situazione al limite della sopravvivenza,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo intendano tener conto di quanto esposto in premessa e se non ritengano opportuno aggiornare le prossime linee d'intervento e riadattare lo strumento reddito di cittadinanza, al fine, per alcuni strati di popolazione specie al Sud, di fornire una forma di sostegno pubblico contro la povertà determinatasi dalla situazione contingente da Coronavirus.

(3-01458)