• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/03754 (5-03754)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03754presentato daBARATTO Raffaeletesto diMercoledì 11 marzo 2020, seduta n. 317

   BARATTO, MARTINO, GIACOMONI, CATTANEO, ANGELUCCI, PORCHIETTO, GIACOMETTO, D'ETTORE e BOND. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la legge n. 145 del 2018, come novellata dalla legge n. 58 del 2019 e integrata dalla legge di bilancio 2020, ha istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze il Fondo indennizzo risparmiatori (Fir), chiamato ad indennizzare i risparmiatori che hanno subito un pregiudizio ingiusto da parte di banche e controllate con sede legale in Italia, poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018;

   in virtù delle modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2020 la domanda di indennizzo attualmente può essere presentata entro il 18 aprile 2020;

   nel caso in cui si tratti di azioni, l'indennizzo è determinato nella misura del 30 per cento del costo di acquisto delle azioni, ivi inclusi gli oneri fiscali, entro il limite massimo complessivo di 100.000 euro per ciascun avente diritto; diversamente, nel caso in cui si tratti di obbligazioni subordinate, detto indennizzo è determinato nella misura del 95 per cento del costo di acquisto delle stesse, ivi inclusi gli oneri fiscali, entro il limite massimo complessivo di 100.000 euro per ciascun avente diritto;

   per quanto risulta, la suesposta normativa in sede di attuazione pratica ha rivelato evidenti e pesanti criticità sia dal punto di vista interpretativo che applicativo;

   nonostante il termine per la presentazione della domanda di indennizzo sia stato prorogato al 18 aprile 2020, ad oggi, a quanto consta agli interroganti, si contano ancora moltissimi risparmiatori che, pur avendo fatto richiesta da mesi, attendono il rilascio della necessaria documentazione da parte di Banca Intesa-San Paolo;

   tale situazione aumenta la già pesante condizione di disagio economico e psicofisico di numerosissime persone private dei loro risparmi che dovrebbero essere già state indennizzate da tempo;

   molti risparmiatori, soprattutto veneti, sono state lasciati soli dalle istituzioni per molto, troppo tempo;

   alle difficoltà interpretative e applicative della normativa sul Fir, alla criticità riscontrate nell'utilizzo della piattaforma Consap e ai citati ritardi della Banca Intesa-San Paolo nel recapitare la documentazione necessaria per la presentazione della domanda di indennizzo, si è ora aggiunta l'emergenza da Covid-19 che ha portato alla chiusura di diversi sportelli e servizi a supporto dei risparmiatori, aggravando ulteriormente la situazione di ritardo nella compilazione ed invio della modulistica –:

   se il Governo non intenda adottare, con urgenza, ogni iniziativa di competenza finalizzata a rimuovere le gravi criticità esposte in premessa, prorogando a giugno 2020 i termini per la presentazione della domanda di indennizzo al Fondo indennizzi risparmiatori.
(5-03754)