• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/00116 (5-00116)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00116presentato daBELLUCCI Maria Teresatesto diLunedì 9 luglio 2018, seduta n. 22

   BELLUCCI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   la legge 2 dicembre 2016, n. 242, recante «Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa», detta norme precise circa la liceità della coltivazione della canapa che risulta condizionata solo dal tenore di Thc nelle infiorescenze;

   con il termine cannabis legale si intende quel tipo di canapa che presenta un principio attivo inferiore al limite dello 0,6 per cento, introdotto, quale deroga del limite principale, pari allo 0,2 per cento, dall'articolo 4, comma 5, della legge n. 242 del 2016;

   rispetto alla disciplina dettata dal decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, che governa i profili penali del diritto degli stupefacenti, introduce un limite di tolleranza legale in materia di presenza di Thc addirittura superiore a quello individuato con alcune pronunzie dalla Corte di Cassazione che ha determinato la soglia nello 0,5 per cento;

   un'ulteriore deroga all'applicazione di sanzioni penali, in ipotesi del superamento del limite dello 0,6 per cento, è contemplata nel comma 7 del citato articolo 5, nella parte in cui prevede che: «Il sequestro o la distruzione delle coltivazioni di canapa impiantate nel rispetto delle disposizioni stabilite dalla presente legge possono essere disposti dall'autorità giudiziaria solo qualora, a seguito di un accertamento effettuato secondo il metodo di cui al comma 3, risulti che il contenuto di THC nella coltivazione è superiore allo 0,6 per cento. Nel caso di cui al presente comma è esclusa la responsabilità dell'agricoltore»;

   tale legge ha rilanciato la produzione della canapa per più settori di utilizzo, aprendo il varco, de facto, alla commercializzazione della cannabis a basso contenuto di Thc legalizzata;

   il Consiglio superiore di sanità si è espresso contro la vendita dei prodotti a base di cannabis a basso contenuto di Thc, avvertendo che «non può essere esclusa la pericolosità dei prodotti contenenti o costituiti da infiorescenze di canapa» e raccomanda di bloccare la libera vendita di tali merci, per «evitare che l'assunzione inconsapevolmente percepita come sicura e priva di effetti collaterali si traduca in un danno per sé stessi o per altri»;

   tale nuovo fenomeno rischia peraltro di portare a uno sdoganamento e a una banalizzazione del rischio che il consumo di cannabis porta con sé, con un possibile impatto estremamente negativo soprattutto tra i giovani, anche a fronte del secondo posto dell'Italia in Europa per uso di cannabis –:

   se e come intenda recepire e dare seguito a quanto deliberato dal Consiglio superiore della sanità circa il blocco della libera vendita dei prodotti a basso contenuto di Thc.
(5-00116)