• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/01741/021 in sede di esame del disegno di legge recante " Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/1741/21 presentato da ANNA MARIA BERNINI
mercoledì 4 marzo 2020, seduta n. 198

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge recante " Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19",
premesso che:
l'emergenza sanitaria conseguente alla diffusione del COVID-19 e l'allarmismo che la stessa ha generato, sta determinando effetti incalcolabili per il sistema economico nazionale e per le attività produttive;
nonostante la definizione da parte del Governo, delle regioni e dei sindaci di misure finalizzate al contenimento del coronavirus, la veloce diffusione del contagio, che ha colpito in particolare alcune regioni del nord Italia, ha creato un clima di allarme all'interno del Paese e all'estero con pesanti ripercussioni per l'economia e, in particolare, nel settore turistico;
pur consapevoli che tale emergenza sanitaria necessiti di una gestione adeguata, tempestiva e proporzionata all'evolversi della situazione epidemiologica, occorre prendere atto che la diffusione del COVID-19 sta mettendo a rischio i ritmi di crescita del sistema economico nazionale;
il commissario europeo con delega all'Economia, Paolo Gentiloni ha dichiarato che: "le ricadute saranno pesanti anche sul breve termine, complici i rischi di isolamento che incombono su pilastri come Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, tre regioni capaci di incidere, da sole, su circa il 40% del Pil";
nei giorni scorsi, alcune imprese e associazioni di categoria come ABI, Coldiretti, Rete Imprese Italia, Confagricoltura, hanno rivolto un appello al Governo invitandolo ad "abbassare i toni nella gestione dell'emergenza sanitaria in atto e a valutare con equilibrio la situazione per procedere a una rapida normalizzazione ..., evitando di diffondere un'immagine e una percezione, soprattutto nei confronti dei partner internazionali, che rischia di danneggiare durevolmente il nostro made in Italy e il settore turistico ...";
la Confcommercio stima una perdita di 5-7 miliardi di euro nel caso in cui la crisi si prolunghi fino a maggio, mentre il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco ha stimato una riduzione del Pil dello 0,2% nell'arco di un anno;
in merito al settore del turismo, l'associazione di categoria Confturismo stima un'affluenza di 22 milioni di turisti in meno nei prossimi tre mesi, mentre Federturismo stima una perdita di 5 miliardi di euro su scala nazionale;
in Italia, il segmento del turismo vale in totale 146 miliardi di euro: una cifra pari al 12% del Pil, generata da una filiera di 216mila esercizi ricettivi e 12mila agenzie di viaggio. La proliferazione del coronavirus ha spinto diversi governi, dall'l'Irlanda a Israele, a includere l'Italia tra i paesi "sconsigliati" per le visite di piacere e le trasferte di lavoro "non strettamente consigliate". I risultati di tali decisioni stanno già comportando una sensibile diminuzione delle prenotazioni per la imminente stagione pasquale;
il clima di incertezza si sta ripercuotendo anche sugli incassi dei cinema: solo nel weekend sono andati persi 4,4 milioni di euro rispetto al fine settimana precedente;
la produzione industriale nel 2019 ha registrato una diminuzione dell'1,3% rispetto all'anno precedente e a seguito del clima di allarme generato dal diffondersi dell'epidemia, si stanno già verificando i primi blocchi della produzione nelle zone colpite dal focolaio;
ad oggi sono quasi 6.000 i lavoratori metalmeccanici lombardi coinvolti da fermi della produzione e riduzione d'orario a causa del Coronavirus. La maggior parte, ovviamente, sono dipendenti di imprese della "zona rossa", ma sono fortemente interessante anche le aziende industriali di Bergamo, Milano e Cremona;
i possibili effetti negativi del Coronavirus sull'economia lombarda si inseriscono in un quadro tutt'altro che sereno: a fine 2019 erano 17.288 i lavoratori coinvolti in cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga, in crescita del 79% rispetto allo stesso periodo del 2018;
secondo alcune stime delle più autorevoli agenzie di rating, le vendite fuori dai confini nazionali delle amministrazioni interessate da casi di Coronavirus (Lodi, Cremona, Pavia, Bergamo, Milano, Monza, Sondrio, Padova, Venezia, Treviso, Piacenza, Parma, Modena e Rimini) valgono un totale di 138 miliardi di euro a fronte di un volume complessivo di esportazioni pari a 465 miliardi di euro;
una stima di Coldiretti su dati Istat ha rilevato un calo dell'11,9% delle esportazioni di prodotti italiani in Cina solo nel gennaio 2020, ribaltando il trend di crescita che aveva raggiunto il suo apice nel 2019 con vendite record di 460 milioni di euro, con 140 milioni di euro solo dalle esportazioni di vino,
impegna il Governo:
ad adottare con la massima urgenza misure economiche e fiscali a sostegno delle famiglie e delle imprese, finalizzate, in particolare, a: rifinanziare, estendere e agevolare l'accesso delle imprese al Fondo centrale di garanzia per le Pmi; prevedere il varo della cassa integrazione in deroga entro 48 ore per le imprese con meno di 6 dipendenti che sarebbero diversamente costrette ad avviare le procedure di mobilità; prevedere forme di sostegno soprattutto per i comparti turistico-ricettivo, agroalimentare e manifatturiero; sospendere per 4 mesi tutti gli adempimenti fiscali e contributivi in scadenza il 16 marzo p.v.; prevedere forme di integrazione del sistema dei "voucher" anche per i servizi e assistenza alla persona (baby sitting, manutentori, e similari);
a valutare la possibilità di prevedere un intervento anche di carattere normativo volto a consentire ai comuni di sospendere e dilazionare imposte locali per le categorie merceologiche più esposte;
ad adottare interventi che, compatibilmente con la tutela della salute dei cittadini, garantiscano la continuità lavorativa all'interno delle "zone rosse";
al fine di garantire alle imprese agricole la fondamentale liquidità venuta meno a valutare la possibilità di anticipare l'erogazione delle somme dovute nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla Politica Agricola Comunitaria (PAC) per l'anno 2020;
a valutare l'opportunità di avviare un confronto con i governi degli Stati membri e con la Commissione europea, proponendo un allentamento o almeno una deroga ai vincoli di bilancio per le risorse economiche stanziate per far fronte all'emergenza, nonché la riprogrammazione dei fondi europei non spesi del bilancio 2014-2020.
(numerazione resoconto Senato G3.100)
(9/1741/21)
Bernini, Malan, Galliani, Gallone, Giammanco, Lonardo, Mallegni, Mangialavori, Moles, Rizzotti, Ronzulli, Pichetto Fratin, Vitali, Aimi, Alderisi, Barachini, Barboni, Battistoni, Berardi, Berutti, Biasotti, Binetti, Caliendo, Caligiuri, Cangini, Carbone, Causin, Cesaro, Craxi, Dal Mas, Damiani, De Poli, De Siano, Fantetti, Fazzone, Ferro, Floris, Gasparri, Ghedini, Giro, Masini, Alfredo Messina, Minuto, Modena, Pagano, Papatheu, Paroli, Perosino, Rossi, Saccone, Schifani, Sciascia, Serafini, Siclari, Stabile, Testor, Tiraboschi, Toffanin