Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
C.4/03029 (4-03029)
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata Martedì 25 febbraio 2020
nell'allegato B della seduta n. 311
4-03029
presentata da
D'ATTIS Mauro
Risposta. — Con l'interrogazione in esame l'interrogante pone all'attenzione del Ministro dell'interno la questione relativa alla mancata approvazione del rendiconto della gestione 2018 da parte del comune di Ginosa (Taranto) entro il termine del 30 aprile dell'anno successivo, come previsto dall'articolo 227 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali.
Si richiede, in particolare, se a seguito della mancata approvazione del bilancio nei termini suindicati, sussistano le condizioni per le iniziative previste dal citato articolo 227, comma 2-bis, in combinato disposto con l'articolo 141, comma 1, lettera c), del Tuel, quest'ultimo relativo all'ipotesi di scioglimento del consiglio comunale.
Nella ricostruzione della vicenda, appare utile, sia pur brevemente, ripercorrere la cronologia degli eventi e la condotta delle parti interessate.
Al riguardo, come risulta dalla documentazione agli atti, il prefetto di Taranto, verificata la scadenza del termine del 30 aprile 2019 previsto per l'approvazione del bilancio da parte del comune di Ginosa, il 14 maggio successivo ha proceduto a richiamare il Sindaco all'assolvimento degli obblighi di legge, assegnando il termine di 20 giorni per l'adempimento.
La scadenza del termine del 4 giugno è stata peraltro ulteriormente richiamata dal prefetto il successivo 2 giugno, cui è seguita il 3 giugno la convocazione, in via d'urgenza, del Consiglio comunale.
A seguito della revoca della suddetta convocazione per motivi di legittimità, nella stessa giornata del 4 giugno, il sindaco e il presidente del consiglio del comune di Ginosa, su loro richiesta, sono stati ricevuti dal prefetto cui hanno rappresentato le ragioni del ritardo nell'adozione dei provvedimenti richiesti.
Dopo tre giorni, il 7 giugno, il Sindaco ha prodotto alla prefettura una articolata relazione ove ha esposto i motivi del ritardo nell'approvazione del rendiconto (tra le quali, le improvvise ed impreviste dimissioni del responsabile del servizio finanziario), nonché le iniziative poste in essere al fine di abbreviare i tempi per la conclusione del procedimento.
In conclusione va evidenziato come, a seguito dell'intervento del prefetto, il comune non abbia mantenuto uno stato di inerzia, ma, al contrario, abbia posto in essere le iniziative del caso e, pur con un lieve ritardo, sia pervenuto all'approvazione del bilancio, intervenuta con deliberazione n. 38 del 23 giugno 2019.
Si aggiunge anche che, sulla base del parere favorevole rilasciata dal collegio dei revisori che ha svolto le attività di controllo previste dal Tuel il rendiconto ha riportato un risultato di amministrazione al 31 dicembre 2018, pari ad euro 10.800.135.
Sulla tematica oggetto dell'interrogazione, va anche segnalato il recente orientamento giurisprudenziale (Consiglio di Stato, Sezione V, 19 febbraio 2007, n. 826 e, da ultimo, TAR Calabria, n. 195/2019), in cui si afferma che «risulta, altresì condivisibile il rilievo secondo il quale ciò che legittima l'autorità prefettizia all'adozione dei provvedimenti prefettizi sostitutivi non è la mera scadenza dei termini stabiliti nell'atto di diffida bensì solo la manifesta inerzia dell'ente (...); ne discende che deve propendersi per la natura ordinatoria-acceleratoria sia del termine di legge per l'approvazione del bilancio e del rendiconto, sia del termine ultimo fissato su iniziativa dell'autorità prefettizia».
Si soggiunge, infine, che il comune di Ginosa risulta ora adempiente rispetto alla trasmissione degli schemi di bilancio e dei dati contabili analitici.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Matteo Mauri.