• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/03661 (5-03661)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03661presentato daGASTALDI Flaviotesto diLunedì 24 febbraio 2020, seduta n. 310

   GASTALDI, BUBISUTTI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI, LOSS, MANZATO, PATASSINI e VIVIANI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 5 del decreto-legge n. 124 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157, introduce alcune disposizioni di modifica al testo unico accise - Tua di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995, volte nel complesso a prevenire e reprimere le frodi nel settore delle accise; in particolare, vengono modificate le disposizioni in materia di depositi dei prodotti energetici assoggettati ad accisa;

   l'esigenza degli operatori economici di disporre di strutture dove custodire le merci senza che le stesse siano sottoposte alla relativa imposizione tributaria, in attesa di procedere all'attribuzione della destinazione finale, è assicurata dalle vigenti disposizioni nazionali e comunitarie attraverso gli istituti del deposito, in particolare dal deposito fiscale, per i prodotti nazionali e comunitari in sospensione da accisa;

   le modifiche operate dal decreto-legge cosiddetto decreto fiscale abbassano il limite di capacità previsto per i depositi per uso privato, agricolo e industriale (da 25 a 10 metri cubi) nonché di quello previsto per i serbatoi cui sono collegati gli apparecchi di distribuzione automatica di carburanti per usi privati, agricoli ed industriali (da 10 a 5 metri cubi), ai fini dell'obbligo di denuncia e di acquisizione della relativa licenza; di conseguenza, gli operatori che gestiscono tali depositi, a seguito della predetta modifica, sono tenuti a munirsi di licenza fiscale e a tenere la contabilità prescritta dal Tua;

   la disposizione aveva come unico obiettivo di effettuare un censimento dei soggetti privati che hanno a disposizione dei serbatoi di prodotti energetici, ma di contro onera questi ultimi di una serie di adempimenti (quali il possesso della licenza fiscale e la tenuta dei registri di carico e scarico del gasolio stoccato nei serbatoi) che sarebbero difficilmente gestibili senza una struttura amministrativa dedicata, risultando nei fatti, un ulteriore appesantimento burocratico;

   il Governo ha inteso con questa disposizione contrastare le evasioni di accise, preoccupazione assolutamente condivisibile per i depositi carburanti ad accisa piena, ma per il gasolio agricolo già sussiste un complesso iter burocratico per documentare e tracciare capillarmente gli impieghi del prodotto;

   sono circa 150/200 mila le imprese agricole ed agromeccaniche in tutta Italia che sono interessate da questa disposizione; vanno evitati ulteriori balzelli e oneri burocratici, in quanto le imprese agricole sono già sottoposte a complesse procedure per il rilascio e la gestione degli oli minerali e in particolare, per il gasolio agricolo;

   è necessario intervenire per correggere le norme introdotte dal «decreto fiscale» perché queste non tengono conto di quanto già previsto in materia dal decreto ministeriale 454 del 2001 in relazione agli oli minerali impiegati nei lavori agricoli, orticoli, in allevamento, silvicoltura, piscicoltura e attività florovivaistiche;

   il decreto ministeriale 454 del 2001 prevede, infatti, la contabilizzazione del carburante in un apposito registro di carico e scarico con l'indicazione dell'ubicazione del deposito. In molti casi, inoltre, tale procedura è informatizzata e gli enti preposti possono verificare la situazione di ogni soggetto che accede all'agevolazione –:

   quali iniziative di competenza intendano mettere in atto per correggere le disposizioni in materia di accise sui depositi commerciali di prodotti energetici previste nel cosiddetto «decreto fiscale» al fine di evitare alle imprese agricole ulteriori adempimenti burocratici con i relativi costi, a fronte di una normativa che già prevede specifiche disposizioni sulle verifiche e sui controlli.
(5-03661)