• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.9/02325-AR/0 ...    premesso che:     la direttiva 63/2010/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici ha sostituito la precedente direttiva 86/609/CEE, che aveva lo scopo di...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02325-AR/082presentato daIANARO Angelatesto diMercoledì 19 febbraio 2020, seduta n. 307

   La Camera,
   premesso che:
    la direttiva 63/2010/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici ha sostituito la precedente direttiva 86/609/CEE, che aveva lo scopo di coordinare le disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri relative alla protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali o altri fini scientifici;
    l'Italia ha recepito la direttiva europea 63/2010 con il decreto legislativo n. 26/2014, che tuttavia la Commissione ha valutato non pienamente conforme alla menzionata disciplina di fonte comunitaria;
    la Commissione europea ha pertanto aperto, nel 2014, un pilot per valutare la non conformità della normativa italiana rispetto a quella europea: le rilevazioni fatte hanno portato, nell'aprile 2016, alla messa in mora dell'Italia per oltre sessanta discordanze osservate;
    nel febbraio 2017 la Commissione europea ha emesso un parere motivato con cui ha fissato un termine per la modifica delle disposizioni non conformi alla normativa europea, atto propedeutico – in caso di inerzia dello stato membro – al ricorso per inadempimento avverso l'Italia dinanzi la Corte di Giustizia UE;
    con l'articolo 42 comma 1 del decreto legislativo n. 26/2014 era stata introdotta una moratoria per l'entrata in vigore dei divieti aggiunti in fase di recepimento; il differimento dei divieti di sperimentazione è stato esteso al primo gennaio 2020 dall'articolo 7, comma 3, del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244 e, da ultimo, con il decreto-legge dicembre 2019, n. 162 in conversione, prorogato al primo gennaio 2021;
    la reiterazione del differimento dei divieti non conformi alla disciplina europea pone la ricerca italiana in una condizione di svantaggio nell'accesso ai bandi e finanziamenti europei;
    il 12 marzo 2019 la Commissione Igiene e Sanità del Senato, nel dare il proprio parere sulla «Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2019», ha già chiesto al Governo di adottare iniziative per recepire correttamente la direttiva UE 2010/63,

impegna il Governo

ad adottare le iniziative, anche legislative, necessarie alla tutela della competitività della comunità scientifica italiana affinché non sia discriminata rispetto ai colleghi europei nell'accesso a bandi, linee di ricerca e finanziamenti promossi dall'Unione europea.
9/2325-AR/82. Ianaro, Mammì, Lapia, Nappi, Boldi, Gemmato, Toccafondi, Scanu, Bagnasco, Sabrina De Carlo, Lorenzin.