• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02325-AR/1 ...    premesso che:     l'articolo 35 del provvedimento in esame, contiene disposizioni in materia di concessioni autostradali finalizzate a modificare unilateralmente ex lege...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02325-AR/115presentato daGELMINI Mariastellatesto diMercoledì 19 febbraio 2020, seduta n. 307

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 35 del provvedimento in esame, contiene disposizioni in materia di concessioni autostradali finalizzate a modificare unilateralmente ex lege alcune clausole della vigente Convenzione Unica di Autostrade per l'Italia riguardo alla revoca, decadenza o risoluzione, al fine di ridurre sensibilmente l'indennizzo da parte dello Stato in caso di revoca della concessione;
    con questo articolo 35, il Governo ha posto le premesse per poter modificare/revocare unilateralmente il contratto di concessione riducendo di molto i circa 23 miliardi di indennizzo previsti in caso di revoca, andando contro le regole Ue e la stessa normativa italiana, e aprendo la strada a un contenzioso legale che qualche giurista ha definito la possibile «causa del secolo»;
    le citate norme creano quindi i presupposti per la revoca, voluta fortemente da parte della maggioranza di Governo, della concessione ad Autostrade per l'Italia (Aspi) a seguito del crollo del ponte Morandi dell'agosto 2018. Crollo imputabile a una cattiva manutenzione o a un cattivo monitoraggio delle condizioni strutturali del viadotto, sul quale sono ancora in corso le indagini della magistratura, che deve accertare le responsabilità della catena di comando della Società Autostrade per l'Italia (Aspi);
    da troppi mesi, l'esecutivo e le forze di maggioranza che lo sostengono, non riescono ad avere una posizione comune: il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, aveva dichiarato che le decisioni del caso verranno condivise con il premier e con i ministri, e che Aspi può evitare la revoca della concessione e può farlo se abbassa i pedaggi in modo consistente. Per il M5S l'unica strada è invece solamente quella della revoca, e che «è giusto che i Benetton perdano i loro profitti». Per Matteo Renzi «fare leggi improvvisate che fanno fuggire gli investitori internazionali è un autogol». Nel frattempo il Premier Conte ha dichiarato più volte, che si sta per chiudere questo dossier; premesso ovviamente che se qualcuno in Autostrade ha sbagliato, pagherà per le sue negligenze, la possibilità di revoca unilaterale della concessione per Autostrade, avrebbe un fortissimo impatto negativo sui 7.000 lavoratori di Aspi in Italia, e anche sui miliardi di investimenti programmati sulle autostrade per i prossimi anni,

impegna il Governo:

   a prevedere che le decisioni che il Governo intende adottare in materia di revoca o di revisione delle concessioni di cui in premessa, siano preventivamente sottoposte ad un esame approfondito da parte del Parlamento;
   a valutare attentamente, in caso di una decisione di revoca delle concessioni, il più che probabile avvio di contenziosi che potrebbero provocare penali altissime, e l'impatto che detta revoca avrebbe sicuramente sugli investimenti programmati sulle autostrade per i prossimi anni, e sui circa settemila lavoratori di Aspi in Italia.
9/2325-AR/115. Gelmini, Mulè, Cortelazzo, Mandelli.