• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/03536 (5-03536)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03536presentato daBITONCI Massimotesto diMartedì 11 febbraio 2020, seduta n. 302

   BITONCI, CAVANDOLI, CENTEMERO, COVOLO, GERARDI, GUSMEROLI, ALESSANDRO PAGANO, PATERNOSTER e TARANTINO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il pignoramento del conto corrente funziona in maniera diversa a seconda che il soggetto su cui il creditore si rivale sia un lavoratore dipendente o un pensionato, ovvero un lavoratore autonomo o disoccupato;

   le ultime due categorie, dunque, sebbene meno tutelate da un punto di vista contrattuale (gli autonomi) e di welfare (i disoccupati) rispetto alle prime, lo sono ancora meno nel caso di un eventuale pignoramento del conto corrente;

   mentre, infatti, per i lavoratori dipendenti e per i pensionati il pignoramento incontra dei limiti (per le somme già depositate, la parte eccedente l'assegno sociale moltiplicato per tre; per le somme accreditate successivamente alla data di notifica del pignoramento, nella misura di un quinto), nella generalità dei casi, e quindi anche per i lavoratori autonomi, il conto corrente è pignorabile al 100 per cento;

   vale a dire che qualunque accredito o bonifico in entrata non potrà essere utilizzato dal lavoratore autonomo fin tanto che il debito non sarà completamente ripagato;

   la mancanza di garanzia anche per i lavoratori autonomi di un «minimo vitale», significa per molti di loro ritrovarsi improvvisamente, dall'oggi al domani, senza la possibilità di pagare alcunché, dalle rate ordinarie di mutui, finanziamenti, affitti, utenze, e altro, agli acquisti dei generi alimentari essenziali;

   si tratta di una falla normativa, a parere degli interroganti, di grande rilevanza, considerato che il lavoro autonomo e le libere professioni costituiscono l'essenza del tessuto economico produttivo nazionale e il nostro Paese conta un gran numero di privati e imprese in continua lotta con le difficoltà generate dalla crisi economica e le complicazioni di accesso al credito presso un sistema bancario ancora refrattario;

   è noto, difatti, come la mancanza di liquidità e l'intrecciarsi di molteplici scadenze spingano molti di questi soggetti a rimandare la regolarizzazione delle posizioni pendenti con il fisco –:

   se e quali iniziative di competenza, anche di carattere normativo, il Governo intenda adottare per ricondurre la generalità dei casi alle garanzie riconosciute a lavoratori dipendenti e pensionati nelle ipotesi di pignoramento dei conti correnti.
(5-03536)