Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/00038 SAVIANE, CENTINAIO, ARRIGONI, AUGUSSORI, BAGNAI, BARBARO, BERGESIO, BONFRISCO, BONGIORNO, BORGHESI, BORGONZONI, Simone BOSSI, Umberto BOSSI, BRIZIARELLI, BRUZZONE, CALDEROLI, CAMPARI,...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-00038 presentata da PAOLO SAVIANE
martedì 17 aprile 2018, seduta n.005
SAVIANE, CENTINAIO, ARRIGONI, AUGUSSORI, BAGNAI, BARBARO, BERGESIO, BONFRISCO, BONGIORNO, BORGHESI, BORGONZONI, Simone BOSSI, Umberto BOSSI, BRIZIARELLI, BRUZZONE, CALDEROLI, CAMPARI, CANDIANI, CANDURA, CANTU', CASOLATI, DE VECCHIS, FAGGI, FERRERO, FREGOLENT, FUSCO, IWOBI, MARIN, MARTI, MONTANI, NISINI, OSTELLARI, PAZZAGLINI, Emanuele PELLEGRINI, PEPE, PERGREFFI, PIANASSO, PILLON, PIROVANO, Pietro PISANI, PITTONI, PIZZOL, PUCCIARELLI, RIPAMONTI, RIVOLTA, ROMEO, RUFA, SALVINI, SAPONARA, SBRANA, SIRI, SOLINAS, STEFANI, TESEI, TOSATO, VALLARDI, VESCOVI, ZULIANI - Ai Ministri dello sviluppo economico, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dei beni e delle attività culturali e del turismo - Premesso che:
come è noto la rete elettrica nazionale, gestita dalla società Terna SpA, è in uno stato di grande inefficienza, con pesanti perdite di carico nella trasmissione elettrica ed elevati costi generali a carico dei cittadini;
l'operato di Terna SpA è stato più volte messo in discussione; la società elettrica, da più parti ed in tempi diversi, è stata accusata di non saper gestire in maniera efficiente il flusso di energia elettrica e di non riuscire a garantire in maniera efficace la sicurezza, l'affidabilità e l'efficienza delle reti a causa dell'incapacità di progettare reti elettriche a basso impatto ambientale e con innovazione tecnologica, con standard univoci su tutto il territorio nazionale;
una gestione poco efficiente delle attività di trasmissione, dispacciamento e trasporto dell'energia elettrica ha portato alla progettazione di interventi che, in molti casi, si sono rivelati non rispondenti alle necessità dei territori e quindi discriminanti delle popolazioni locali interessate;
è un caso il progetto proposto da Terna, nel febbraio 2011, relativo alla "razionalizzazione e sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) nella media valle del Piave", che interessa il territorio dei comuni di Belluno, Ponte nelle Alpi, Soverzene, Longarone, Castellavazzo, Ospitale di Cadore e Perarolo di Cadore;
tale progetto, che prevede la realizzazione di un lungo tratto di linee elettriche in aerea, deturpa pesantemente il paesaggio circostante, caratterizzato dai gruppi montuosi delle Dolomiti, interferendo indirettamente su due siti seriali delle Dolomiti bellunesi-feltrine e delle Dolomiti friulane, tra i 9 siti che compongono il sito Unesco;
il progetto è stato oggetto di procedura di valutazione di impatto ambientale;
nel territorio bellunese, esso è parte di un più ampio progetto, fortemente datato, che prevede la realizzazione della linea internazionale ad alta ed altissima tensione (380 kV, con estensione a 400-500 kV) tra Italia ed Austria, denominata "Cordignano-Lienz";
la Regione Veneto e le amministrazioni locali interessate, fin dal 2003, hanno espresso profonda contrarietà alla realizzazione di un'opera infrastrutturale giudicata critica, non solo dal punto di vista dell'impatto ambientale e paesaggistico, ma anche perché non rispondente alle nuove evoluzioni tecnologiche introdotte nei sistemi di gestione delle reti, richiedendo in tal senso una revisione totale del progetto proposto;
la mancanza di una strategia progettuale di Terna SpA per l'ammodernamento delle reti elettriche italiane ha determinato un grande disordine nella gestione dei flussi elettrici, alimentando permanenti conflitti con molti territori del nostro Paese;
è necessario che la società si adoperi nell'elaborare e realizzare progetti di "ammodernamento elettrico", introducendo in modo diffusivo le nuove tecnologie, come l'interramento dei cavi e la realizzazione delle centrali di trasformazione, e utilizzando architetture consone con le caratteristiche paesaggistiche dei territori ospitanti;
in data 19 maggio 2017 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha espresso parere favorevole alla realizzazione del progetto di Terna nella valle del Piave, pur con prescrizioni di natura non sostanziale, ovvero lasciando inalterato il progetto soprattutto per quanto riguarda le linee in aerea sopra il Piave e nelle aree contermini del sito Unesco delle Dolomiti bellunesi;
in data 20 luglio 2017 il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha espresso parere negativo al progetto, dichiarandolo inaccettabile, indicando chiaramente la necessità di interrare i cavi lungo le strade esistenti e sotto i ponti e per ridurre i tempi di attesa per eventuali riparazioni di utilizzare il doppio cavo;
in data 8 febbraio 2018 il Consiglio dei ministri ha approvato il progetto di Terna facendo proprio il parere del Ministero dell'ambiente e non quello del Ministero dei beni culturali;
il progetto è attualmente in conferenza dei servizi per il successivo iter amministrativo;
durante l'iter sono state presentate numerose e corpose osservazioni da parte di amministrazioni e di privati cittadini dalle quali emerge in modo inconfutabile che l'adozione di tecnologie innovative come l'interramento dei cavi presenta diversi vantaggi, sia per la maggiore sicurezza a fronte di eventi climatici estremi sia per la minimale interferenza sul paesaggio,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo non ritengano opportuno, in sede di conferenza dei servizi, un approfondimento delle osservazioni espresse dalle amministrazioni regionali e locali, nonché dai privati cittadini, in merito alla necessità di revisionare il progetto proposto da Terna SpA nella media valle del Piave, a seguito della diffusione delle più moderne tecnologie per la gestione della rete elettrica nazionale;
se non intendano adoperarsi presso Terna SpA al fine di produrre informazioni in merito a: a) quale sia la sua strategia sulla progettazione delle reti elettriche su tutto il territorio italiano; b) quali siano i possibili interventi che possano essere adottati da Terna per una più rapida risoluzione delle problematiche in atto a livello di abbassamento dell'impatto ambientale, anche al fine di favorire una maggiore concertazione tra gli interessi espressi dai diversi soggetti interessati, sia pubblici che privati; c) quali siano i motivi per cui Terna SpA non impiega su tutto il territorio le stesse tecnologie per l'interramento delle reti elettriche, le quali, oltre a non generare conflitti con i territori interessati, determinano anche una velocizzazione dell'iter autorizzativo e un beneficio in termini di minor impatto ambientale e paesaggistico.
(4-00038)