• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/01299 (3-01299)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01299presentato daDEIANA Paolatesto diMartedì 11 febbraio 2020, seduta n. 302

   DEIANA, ILARIA FONTANA, ZOLEZZI, DAGA, D'IPPOLITO, FEDERICO, LICATINI, ALBERTO MANCA, MARAIA, MICILLO, RICCIARDI, TERZONI, VARRICA, VIANELLO e VIGNAROLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. – Per sapere – premesso che:

   la legge 23 marzo 2001, n. 93, e il relativo decreto ministeriale n. 101 del 2003 attribuiscono al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con le regioni, la realizzazione di una mappatura completa delle zone del territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto e degli interventi di bonifica di particolare urgenza;

   le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano procedono all'effettuazione della mappatura sulla base dei dati raccolti nelle attività di monitoraggio ai sensi della legge 27 marzo 1992, n. 257. Quest'ultima definisce anche le modalità di predisposizione dei «piani regionali amianto» che contengono il censimento degli edifici nei quali siano presenti materiali o prodotti contenenti amianto con priorità per gli edifici pubblici, per i locali aperti al pubblico o di utilizzo collettivo e per i blocchi di appartamenti;

   dal Piano nazionale amianto, elaborato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare insieme ai Ministeri della salute e del lavoro e delle politiche sociali, sulla base della mappatura dei siti contaminati effettuata dalle regioni e dalle province autonome, emerge la necessità di un intervento capillare e strutturato da compiere in stretta collaborazione con le regioni e gli enti locali, a cominciare dalla definizione di criteri omogenei di raccolta dei dati e di definizione dello stato di degrado dei materiali;

   nel mese di gennaio 2020 è stato comunicato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che il «Piano di bonifica da amianto», previsto nel secondo addendum al Piano operativo «ambiente» approvato dal Cipe con delibera n. 55 del 2016 e adottato con provvedimento ministeriale, prevede lo stanziamento di 385 milioni di euro per la bonifica dall'amianto negli edifici pubblici, in particolare per la rimozione e lo smaltimento nelle scuole e negli ospedali, ripartiti secondo i coefficienti di assegnazione regionale utilizzati per le risorse del Fondo sviluppo e coesione. Si apprende, inoltre, che tali interventi dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2025;

   tale stanziamento consentirà di avviare attività concrete di messa in sicurezza e bonifica, a partire dalle situazioni a maggior rischio tra quelle già individuate di interesse pubblico –:

   quali strumenti e misure intenda porre in essere per garantire il coordinamento e il monitoraggio delle iniziative finanziate e la realizzazione degli interventi entro il 2025.
(3-01299)