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Atto a cui si riferisce:
C.5/02895 (5-02895)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-02895

  Il Governo ha seguito con particolare attenzione i movimenti di protesta che, negli ultimi mesi dello scorso anno, hanno interessato la capitale irachena e le principali città del Paese. Fin dall'inizio, abbiamo associato la nostra voce agli appelli, provenienti da più parti, alla moderazione, condannando le violenze contro i manifestanti e ribadendo il diritto della popolazione a protestare pacificamente.
  Anche nel quadro dell'Unione Europea (sia a livello locale a Baghdad, che attraverso prese di posizione a Bruxelles), unanime è stata la richiesta di porre fine alle violenze, di fare luce sulle stesse e assicurare i colpevoli alla giustizia.
  A fronte di crescenti richieste di cambiamento, di maggiore democrazia e trasparenza e di autonomia da influenze di Paesi terzi, il Governo italiano considera indispensabile un rafforzamento delle istituzioni irachene, affinché siano in grado di fornire risposte soddisfacenti alle aspirazioni della popolazione. In tal senso, continuiamo a investire – sia politicamente, sia avvalendoci degli strumenti di cooperazione allo sviluppo – nella ricostruzione del Paese, nella stabilizzazione e nel rafforzamento delle Istituzioni. Ricordo, al riguardo, che dal 2005 ad oggi, la Cooperazione Italiana ha investito oltre 300 milioni di euro a favore dell'Iraq, ripartiti fra doni e crediti d'aiuto, finanziando iniziative in svariati settori (fra cui il supporto alla governance, lo sviluppo economico e rurale, la salute, la tutela dei gruppi vulnerabili e delle minoranze religiose). Inoltre, per l'anno in corso, l'Iraq è stato identificato fra i Paesi cosiddetti «prioritari» per le attività di cooperazione allo sviluppo.
  La volontà del Governo di accompagnare l'Iraq nel suo percorso di riabilitazione economica e politica è stata confermata in occasione dei colloqui intrattenuti a Roma (il 24-25 gennaio scorsi) dal Presidente della Repubblica iracheno Salih, che ha incontrato anche il Presidente del Consiglio Conte e il Ministro degli Esteri Di Maio.
  Al di là della preoccupazione per gli sviluppi sul terreno e dell'attenzione alla sicurezza dei nostri militari di stanza in Iraq – aspetti sui quali il Parlamento è stato informato nei giorni scorsi nelle audizioni del Ministro della Difesa Guerini e nelle comunicazioni del Ministro Di Maio – al Presidente Salih è stata ribadita l'importanza di assicurare istituzioni governative in grado di rispondere adeguatamente alle legittime aspettative dei cittadini iracheni.
  L'Italia ritiene fondamentale continuare a lavorare per la stabilizzazione del Paese, funzionale al suo sviluppo e alla sua crescita. Intendiamo in particolare perseverare nel contrasto a Daesh, continuando a partecipare alle attività della Coalizione Internazionale. L'Italia ospiterà la riunione plenaria della Coalizione a livello ministeriale nella prossima primavera. Abbiamo fornito un contributo molto qualificato in materia di formazione delle forze di sicurezza in Iraq. Ricordo infine, a ulteriore dimostrazione del nostro impegno in Iraq, che siamo i secondi contributori di truppe della Coalizione dopo gli USA e abbiamo allocato 11,8 milioni di euro sul Fondo dell'UNDP per la stabilizzazione immediata.