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Atto a cui si riferisce:
C.5/03075 (5-03075)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-03075

  Con il documento in esame, l'Onorevole interrogante chiede chiarimenti in merito alla vicenda relativa alla Bio-On s.p.a., società quotata nel mercato dedicato alle piccole medie e imprese innovative «Aim» di Borsa italiana.
  Al riguardo, la CONSOB fa presente quanto segue.
  BIO-ON è una società attiva dal 2007 nel settore delle biotecnologie applicate ai materiali di uso comune, con lo scopo di creare prodotti e soluzioni naturali da fonti rinnovabili o scarti della lavorazione agricola. La Società è focalizzata sulla produzione di plastica biologica (PHA), la concessione di licenze di tecnologia e di diritti di sfruttamento produttivo e commerciale a società terze.
  Le azioni BIO-ON sono state ammesse a negoziazione sul mercato AIM Italia- Alternative Investment Market il 24 ottobre 2014 e sono state negoziate fino al 22 ottobre 2019.
  La CONSOB ha svolto in tutto il periodo di negoziazione dei titoli della società sull'AIM, le consuete attività di monitoraggio sul mercato, fornendo la necessaria collaborazione alle altre Istituzioni ed analizzando, per quanto di competenza, gli aspetti meritevoli di approfondimento.
  La crisi della società è emersa dopo la pubblicazione il 23 luglio 2019 di un report del fondo estero Quintessential Capital Management (QCM) a seguito del quale, nel mese di agosto, la Procura di Bologna ha chiesto al Tribunale civile l'apertura di un procedimento per irregolarità ex articolo 2049 del Codice civile, con richiesta di ispezione dell'amministrazione.
  Successivamente il 1o ottobre 2019 è stata diffusa – a mercati chiusi – la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2019, i cui risultati mostravano un notevole disallineamento in negativo rispetto ai dati di piano industriale di fine 2019.
  Il giorno successivo, con un comunicato stampa richiesto dalla Consob, la società annunciava che il suo Nominated Advisor (Nomad) aveva rinunciato al contratto per giusta causa lamentando mancata collaborazione e il venir meno del rapporto fiduciario. Il Nomad, in base ai regolamenti di AIM Italia, assiste obbligatoriamente la società sia nel processo di quotazione sia successivamente nell'adempimento degli obblighi regolamentari.
  Il Comando Generale della Guardia di Finanze riferisce che, nell'ambito delle indagini, avviate su delega della Procura di Bologna, il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Bologna ha dato esecuzione a tre provvedimenti di misure cautelari personali nei confronti di soggetti appartenenti ai vertici societari (un provvedimento di arresti domiciliari e due misure interdittive del divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche). Ha inoltre deferito all'Autorità giudiziaria complessivamente nove persone (ricoprenti le cariche di amministratori, sindaci, direttore finanziario e revisore) in relazione alla commissione dei citati illeciti (manipolazione del mercato e false comunicazioni sociali delle società quotate) ed eseguito il sequestro preventivo di beni e risorse finanziarie nella disponibilità degli indagati per circa 150 milioni di euro.
  Dagli accertamenti svolti, è emerso che parte dei ricavi della società, iscritti nei bilanci d'esercizio e consolidati nel periodo dal 2015 al 2018, fossero dubbi in relazione alle tempistiche e modalità di realizzazione, frutto di operazioni fittizie o non dovessero essere esposti in sede di consolidamento.
  La politica comunicativa adottata da parte della società BIO-ON S.p.A. e dal socio di maggioranza/presidente avesse creato aspettative di crescita tali da influenzare significativamente l'andamento del titolo.
  Successivamente, la società veniva posta in amministrazione straordinaria, con lo scioglimento degli organi sociali e la nomina di un amministratore giudiziario.
  Il 20 dicembre 2019 il Tribunale di Bologna dichiarava il fallimento e disponeva la continuazione temporanea dell'attività, autorizzando l'esercizio provvisorio per preservare la continuità aziendale con l'obiettivo di evitare che venisse dissolta l'organizzazione produttiva nelle sue componenti di occupazione, tecnologiche e di avviamento.
  Il 22 gennaio 2020 il collegio dei curatori fallimentari comunicava la conclusione dell'accordo per il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e, stante l'erogazione di nuova finanza da parte di un istituto di credito, il pagamento degli stipendi maturati durante l'esercizio provvisorio.
  Nello stesso giorno è stata presentata l'istanza per accedere all'integrazione salariale straordinaria per i propri 39 dipendenti, come riferisce il Ministero del lavoro.
  Detto Dicastero comunica che l'istanza in esame è in corso di lavorazione da parte dei propri Uffici nel rispetto del criterio cronologico di acquisizione delle istanze.