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Atto a cui si riferisce:
C.5/03385 (5-03385)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-03385

  Sin dall'inizio della crisi venezuelana il Governo italiano si è impegnato a favore di una soluzione pacifica e democratica che sfoci nella tenuta di elezioni presidenziali e legislative libere, eque e credibili. Di conseguenza, il Governo è profondamente preoccupato per quanto accaduto lo scorso 5 gennaio in occasione della prevista elezione del Presidente dell'Assemblea nazionale venezuelana, contro il funzionamento democratico e costituzionale dell'Assemblea. Si è trattato di una seria violazione da parte del regime che ha aggravato la situazione politica nel Paese e non contribuisce affatto a stabilire le giuste condizioni per elezioni dell'Assemblea nazionale che dovrebbero aver luogo entro la fine dell'anno.
  La posizione del Governo italiano sui fatti descritti dall'Onorevole interrogante si identifica con quella subito assunta dall'Unione Europea con il fattivo contributo dell'Italia. Con una Dichiarazione del Portavoce dell'Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, rilasciata il 5 gennaio scorso, e con la successiva Dichiarazione dell'Alto Rappresentante, questa volta a nome dell'UE, del 9 gennaio scorso, l'Unione – e quindi anche l'Italia – hanno fermamente condannato il tentativo di bloccare il legittimo processo elettorale interno all'Assemblea nazionale, hanno manifestato di non considerare valida l'elezione di Luis Parra in quanto viziata da gravi irregolarità e hanno confermato, invece, il riconoscimento e il sostegno a Juan Guaidò quale legittimo Presidente dell'Assemblea nazionale. L'UE ha anche avvertito di essere pronta ad iniziare i lavori preparatori per applicare nuove misure sanzionatorie individuali contro le persone coinvolte nelle violazioni contro il regolare funzionamento dell'Assemblea nazionale e contro i suoi membri.
  L'Italia è da sempre attiva nel Gruppo Internazionale di Contatto. Il Gruppo è un'iniziativa lanciata anche su impulso italiano con l'obiettivo di favorire un processo politico che consenta di realizzare al più presto elezioni presidenziali democratiche e di favorire una soluzione pacifica. Il Governo italiano ha sostenuto allo stesso tempo lo sforzo di mediazione, ora purtroppo sospeso, portato avanti dalla Norvegia. Proprio al fine di riportare le parti al tavolo negoziale, il Governo è impegnato a rilanciare l'attività del Gruppo Internazionale di Contatto ed è convinto della necessità di intensificare l'attività di sensibilizzazione verso tutti gli attori coinvolti nella crisi. Soprattutto verso quei Paesi che hanno maggiore influenza sui vari attori politici venezuelani. Il Governo intende, quindi, profondere ogni sforzo al fine di esercitare, insieme all'Unione Europea e al Gruppo Internazionale di Contatto, un'adeguata pressione sulle parti affinché queste ritornino al tavolo dei negoziati. Nonostante l'attuale clima politico in Venezuela non sia il più adatto alla ripresa del dialogo, il Governo italiano è comunque convinto che non vi siano alternative al perseguimento di una soluzione pacifica e democratica della crisi.