• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/04531 (4-04531)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04531presentato daLUCCHINI Elenatesto diLunedì 27 gennaio 2020, seduta n. 293

   LUCCHINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in questo ultimo decennio si è parlato e scritto tanto sull’«economia circolare», sbandierandola come la panacea di tutti i mali e come la leva per fare ripartire l'economia, ma non è stato fatto nulla di concreto;

   l'avvio di una transizione verso l'economia circolare rappresenta un input strategico di grande rilevanza, con il passaggio da una «necessità», ovvero il raggiungimento dell'efficienza dell'uso delle risorse e della gestione razionale dei rifiuti, ad una «opportunità», ovvero la progettazione dei prodotti in modo tale da utilizzare ciò che adesso è destinato ad essere rifiuto, come risorsa per un nuovo ciclo produttivo;

   il riciclo meccanico nasce e si sviluppa in Italia già durante il periodo dell'autarchia, negli anni ’30 del secolo scorso. L'Italia, Paese povero di materie prime ma tecnologicamente avanzato per la salvaguardia delle risorse naturali, è da sempre abituata a competere, grazie ad innovazione e sostenibilità, e ora deve necessariamente muoversi in una visione europea di transizione verso un'economia circolare, sfruttare le opportunità e farsi promotrice di iniziative concrete;

   nelle ultime statistiche l'Italia presentava un livello di recupero e riciclaggio molto avanzato, con riferimento ai rifiuti urbani, e di eccellenza in Europa per quanto riguarda i rifiuti speciali;

   attualmente lo scenario sta cambiando, anche per via dell'innalzamento degli obiettivi di riciclo per gli imballaggi in plastica che i Paesi membri dell'Unione europea sono chiamati a rispettare nei prossimi anni;

   il 18 ottobre 2019 è stata pubblicata la legge 4 ottobre 2019, n. 117, recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – legge di delegazione europea 2018, che contiene la delega al Governo per il recepimento delle direttive dell'Unione europea sui rifiuti del «pacchetto economia circolare»;

   il comparto industriale del riciclo è stato più volte identificato come la soluzione per il contenimento della produzione di rifiuti su larga scala, anche perché tale comparto ha sempre fatto dell'economia circolare il suo unico lavoro;

   le aziende che riciclano garantiscono il fine vita del rifiuto;

   il comparto del riciclo indipendente contribuisce in maniera fattiva al raggiungimento degli obiettivi dell'Unione europea –:

   se i Ministri interrogati abbiano previsto, nell'ambito delle proprie competenze, di promuovere una politica a livello nazionale per la programmazione di un'economia circolare;

   se risulti effettuata una mappatura di quante e quali siano le aziende che riciclano meccanicamente i rifiuti in Italia, anche ai fini dell'identificazione dei benefici che tali aziende portano al Paese in termini economici, ambientali, occupazionali e sociali;

   se e quali iniziative specifiche siano previste in favore delle aziende italiane che si occupano di riciclo meccanico di rifiuti, allo scopo di garantire la competitività delle aziende nazionali con i «rivali» stranieri, anche in considerazione delle problematicità e delle reali difficoltà in cui versano le aziende di questo settore.
(4-04531)