• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/04556 (4-04556)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04556presentato daDEL SESTO Margheritatesto diLunedì 27 gennaio 2020, seduta n. 293

   DEL SESTO e TESTAMENTO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   con decreto del Ministero dello sviluppo economico n. 55/02/2011 del 14 luglio 2011 la Edison s.p.a. è stata autorizzata a realizzare una centrale termoelettrica a ciclo combinato alimentata a gas naturale di potenza elettrica pari a circa 810 megawatt e termica di circa 1.440 megawatt nel territorio del comune di Presenzano (Caserta);

   in seguito a numerose proroghe, i termini per l'avvio dei lavori e, conseguentemente, di validità dell'autorizzazione unica sono stati fissati al 14 dicembre 2021 con il D.D. n. 55/01/2018 PR del Ministero dello sviluppo economico;

   è attualmente in corso la procedura di riesame complessivo dell'autorizzazione integrata ambientale (Aia);

   l'impianto verrebbe a collocarsi in una ristretta area territoriale sulla quale già insistono due inceneritori e un cementificio, che impattano negativamente sulla tutela dell'ambiente e della salute;

   esso, inoltre, sorgerebbe poco distante da un'altra centrale termoelettrica, ubicata nel comprensorio di Sparanise (Caserta), con potenza di 780 megawatt, entrata in funzione nel 2007;

   l'impianto andrebbe a insistere, peraltro, su un'area di rilevante valenza archeologica e paesaggistica compresa tra due parchi regionali (di Roccamonfina e del Matese) e una comunità montana;

   la prevista realizzazione di tale impianto ha destato grande apprensione nella popolazione dell'area, poiché esso andrebbe a inserirsi in un territorio sufficientemente compromesso da un punto di vista ambientale per la concentrazione di inquinanti in atmosfera, causata dalle emissioni prodotte da due inceneritori e un cementificio ubicati nel raggio di pochissimi chilometri, e dall'intenso traffico sugli importanti assi viari e ferroviari che lambiscono il sito destinato alla centrale;

   tali preoccupazioni sono state manifestate dalle comunità locali e dai comitati civici attraverso azioni di protesta e di sensibilizzazione;

   l'area in questione è a vocazione fortemente agricola e, difatti, si riscontra la presenza di numerose aziende agricole e zootecniche, anche di grandi dimensioni;

   in particolare, la centrale andrebbe a insistere su un'area compresa nel territorio di diverse produzioni d'eccellenza, tra cui la «Melannurca Campana» I.g.p. e la «Mozzarella di bufala campana» D.o.p., tutelate da appositi disciplinari, nonché il «Lupino gigante di Vairano» ed il «Cece di Teano», presidi slow food;

   le variazioni microclimatiche prodotte dalla centrale, con i potenziali aumenti della temperatura e del tasso igrometrico, potrebbero minare la salvaguardia delle suddette produzioni campane d'eccellenza, alimentando la proliferazione e l'attacco di agenti biologici agli alberi da frutto maggiormente coltivati (meli, peschi, noccioli, castagni) a scapito della qualità dei prodotti e dell'economia locale –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

   quali iniziative intendano adottare, per quanto di competenza, per fugare le legittime preoccupazioni manifestate dalle comunità locali interessate, relativamente agli aspetti ambientali, agricoli ed economici.
(4-04556)