• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/03409 (5-03409)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03409presentato daCENNI Susannatesto diVenerdì 17 gennaio 2020, seduta n. 290

   CENNI e CIAMPI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   l'olio d'oliva di qualità è una delle eccellenze agroalimentari della Toscana: una coltura presente uniformemente su tutto il territorio regionale e che rappresenta un fondamentale volano economico, produttivo ed occupazionale;

   in Toscana sono oltre 50.000 le aziende produttrici di olio extravergine di oliva, su oltre 91.900 ettari, delle quali il 3,7 per cento applica il metodo di produzione biologica distribuita su oltre 8.300 ettari. Tra i numeri del mondo olivicolo occorre ricordare anche i frantoi in attività (sono circa 400), gli assaggiatori d'olio (oltre 700) e il vivaismo olivicolo;

   gran parte dell'olio toscano è certificato: le produzioni riconosciute sono, infatti, l'olio extravergine di oliva Toscano Igp, l'olio extravergine di oliva Chianti Classico Dop, l'olio extravergine di oliva Terre di Siena Dop, l'olio extravergine di oliva Lucca Dop, l'olio extravergine di oliva Seggiano Dop;

   il paesaggio olivicolo è, inoltre, una preziosa opportunità per promuovere e valorizzare i territori di origine, integrando gli aspetti produttivi con quelli di tutela dell'ambiente; ciò permetterebbe, allo stesso tempo, uno sviluppo sostenibile delle comunità locali e la valorizzazione della biodiversità dell'olio conservata nei territori indigeni, e rappresenterebbe proprio per le caratteristiche delle piante e le peculiarità delle colture, un efficace strumento per il contrasto al dissesto idrogeologico;

   il lavoro degli olivicoltori toscani rappresenta, quindi, un importante presidio del territorio, in quanto la cura dei monti e delle colline dove sono presenti gli ulivi favorisce in molti casi la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico, e una crisi drammatica del settore avrebbe conseguenze nefaste per l'economia toscana, ma anche per la sicurezza idrogeologica di tali territori;

   gli olivi delle colline toscane sono un simbolo del paesaggio toscano noto in tutto il mondo, che va dagli oliveti delle province di Firenze, Siena ed Arezzo, agli oliveti del Montepisano, alla Versilia, alle grandi piante della Maremma;

   la produzione dell'olio extravergine di oliva sta attraversando nelle ultime stagioni un periodo di crisi dovuta a differenti fattori, tra cui condizioni meteorologiche calamitose, foriere di parassiti come la mosca olearia con conseguente calo delle quotazioni e dei volumi del prodotto;

   secondo i dati delle associazioni agricole la produzione di olio extravergine di oliva per l'anno 2019 sarà addirittura inferiore alla metà del raccolto del 2018;

   il 4 dicembre 2019 si è svolto un incontro tra i produttori di olio e il Ministro interrogato. In quella occasione i rappresentanti del settore hanno richiesto lo stato di crisi del comparto olivicolo e misure a sostegno della liquidità di aziende produttrici e frantoi;

   nel corso dell'incontro il Ministro interrogato ha annunciato azioni di Governo mirate a proteggere il valore delle produzioni dell'olio italiano di qualità e contrastare la contraffazione –:

   quali strumenti normativi e finanziari intenda attivare il Ministro interrogato al fine di sostenere la redditività delle aziende agricole del settore olivicolo, in particolare della Toscana, e prevenire, nei prossimi anni, una così radicale perdita di prodotto, causata, direttamente o indirettamente, da eventi climatici che si verificano sempre con maggiore frequenza anche nel nostro Paese.
(5-03409)