• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.4/02721 MALLEGNI - Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. - Premesso che: gli autori e i produttori di fonogrammi, nonché i produttori originari di opere audiovisive,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02721 presentata da MASSIMO MALLEGNI
mercoledì 15 gennaio 2020, seduta n.181

MALLEGNI - Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. - Premesso che:

gli autori e i produttori di fonogrammi, nonché i produttori originari di opere audiovisive, gli artisti interpreti ed esecutori ed i produttori di videogrammi, e i loro aventi causa, hanno diritto ad un compenso per la riproduzione privata di fonogrammi e di videogrammi di cui all'articolo 71-sexies della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni;

l'articolo 71-septies stabilisce che il Ministro per i beni e le attività culturali aggiorni ogni 3 anni con apposito decreto le misure del compenso per copia privata che i produttori e importatori di apparecchi e supporti con capacità di memorizzazione sono tenuti a versare alla Siae, la quale li ripartisce, direttamente o avvalendosi della collaborazione delle associazioni di categoria e di altri enti di rappresentanza collettiva, ai beneficiari di tali compensi;

la norma prevede che il Ministro, sentito il comitato di cui all'articolo 190 (comitato consultivo permanente per il diritto d'autore) e le associazioni di categoria maggiormente rappresentative dei produttori degli apparecchi e dei supporti, provveda ad aggiornare le tariffe su base triennale;

il precedente decreto di aggiornamento risale al 20 giugno 2014 e quindi avrebbe già dovuto essere già stato aggiornato nuovamente oltre due anni e mezzo fa;

nel decreto 20 giugno 2014 si stabilisce che "l'aggiornamento non debba corrispondere in modo vincolato a un criterio puramente ricognitivo di dati aritmetici in ordine all'evoluzione tecnica, all'ingresso sul mercato e nell'uso comune di nuovi dispositivi, agli scostamenti nelle abitudini di impiego e/o della capacità di memoria degli apparecchi e dei supporti per la riproduzione privata di fonogrammi e di videogrammi di cui all'art. 71-sexies ma debba tenere conto delle informazioni e dei dati acquisiti, nonché dei diversi punti di vista e delle proposte delle categorie interessate, al fine di definire un punto di equilibrio tra le opposte esigenze, di assicurare, da un lato, la giusta remunerazione dell'attività creativa e artistica degli autori e degli interpreti o esecutori, nonché dei produttori, con un'adeguata protezione giuridica dei diritti di proprietà intellettuale, e, dall'altro lato, un'incidenza proporzionata e ragionevole del meccanismo di prelievo alla fonte destinato ad alimentare il suddetto equo compenso, tale da non colpire in modo eccessivo i settori produttivi interessati dal prelievo medesimo";

dal 2014 al 2020, a fronte di una maggiore presenza sul mercato di apparecchiature con accresciute capacità di memorizzazione, non risulta un maggiore ricorso alla copia privata da parte dei consumatori anche per via del sempre più presente fenomeno dello streaming gratuito (ma ben remunerato a favore dei titolari dei diritti grazie ai ricavi pubblicitari) di contenuti audiovisivi e fonografici, si pensi al numero di utilizzatori di servizi universali come "Youtube" e "Spotify", che ovviamente riducono in maniera massiccia il ricorso alla copia privata per la fruizione di quei medesimi contenuti;

gli apparecchi polifunzionali, e più segnatamente gli smartphone, consentono non più solo la registrazione di fonogrammi e videogrammi, ma anche la loro creazione da parte degli utilizzatori e la fissazione ex novo e conseguente memorizzazione di spettacoli dal vivo (saggi di danza, circhi, artisti di strada, concerti dei quali viene autorizzata la ripresa e la diffusione "social " da parte del pubblico);

dal 2014 ad oggi il totale dei compensi per copia privata versati alla Siae ammonta a oltre 700 milioni di euro e non esiste una rendicontazione dei beneficiari effettivi, in particolare per quanto riguarda i settori imprenditoriali audiovisivo e fonografico,

si chiede di sapere:

se, prima ancora di mettere mano alle tariffe per copia privata, il Ministro in indirizzo non ritenga necessario proporre al Parlamento sostanziali modifiche alla norma primaria, soprattutto in ordine alle categorie di beneficiari dei compensi;

se non ritenga opportuno che i beneficiari dei compensi, quantomeno in forma aggregata per singole entità collettive di categoria alle quali è affidata la ripartizione, siano tenuti a una rendicontazione trasparente delle proprie strutture e dei relativi costi di funzionamento;

se, a fronte di una notevole evasione dei compensi, non ritenga opportuno operare prima di tutto su questo fronte con adeguate misure di contrasto e risorse adeguate, tenendo pertanto conto ai fini della fissazione delle nuove tariffe del maggiore gettito atteso;

quali orientamenti intenda esprimere, nell'ambito delle proprie competenze, con riferimento a quanto esposto non solo in relazione ai prossimi passi della procedura per giungere all'emanazione del decreto di aggiornamento, ma anche e soprattutto in ordine alla definizione di criteri di trasparenza relativi all'iter per il conferimento dei compensi ai beneficiari.

(4-02721)