• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02706 GRASSI - Al Ministro della salute. - Premesso che: con decreto n. 29 del 19 aprile 2018 del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02706 presentata da UGO GRASSI
martedì 14 gennaio 2020, seduta n.180

GRASSI - Al Ministro della salute. - Premesso che:

con decreto n. 29 del 19 aprile 2018 del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario regionale Campano veniva disposta l'annessione del presidio ospedaliero "Agostino Landolfi" di Solofra (Avellino) all'azienda ospedaliera "San Giuseppe Moscati" di Avellino, definita dai suoi propugnatori come la "salvezza" del "Landolfi" dalla sua chiusura;

l'Agostino Landolfi di Solofra è un ospedale con un bacino di utenti che raggiunge le 50.000 unità solo di residenti, ai quali bisogna aggiungere quelli delle province limitrofe; un ospedale che nel 2019 ha fatto registrare 1.300 interventi di ortopedia, 600 interventi di ginecologia, e 500 parti. Tutto ciò nonostante le sedute operatorie siano state dimezzate, in quanto le liste di attesa sono arrivate a 5 mesi, data la forte carenza di anestesisti, da cui deriva un grave problema di organizzazione;

per l'impossibilità, in pratica, di operare hanno lasciato l'ospedale tre bravi ortopedici e vi è il rischio di perdere anche bravi ginecologi; e quando gli specialisti vanno in altra sede, bisogna considerare anche i pazienti che li possono seguire; al momento l'unica risposta della direzione alla carenza di medici ortopedici è stata quella di far svolgere l'attività di pronto soccorso ortopedico solo nelle ore diurne (dalle 8.00 alle 20.00);

considerando che nel decreto n. 29 del 19 aprile 2018 sono previsti 4 posti letto per la terapia intensiva, occorrerebbero almeno 4 anestesisti; a quanto risulta, ad oggi, ce ne sono 3; anche il Pronto soccorso va potenziato, soprattutto perché alleggerirebbe di molto quello del "Moscati", che da tempo ha superato i livelli di guardia;

a circa due anni dall'emanazione del citato decreto bisogna purtroppo constatare che l'accorpamento che permetterebbe a tutte le professionalità di potersi esprimere in maniera adeguata e con tutte le certezze, visto che si tratta della salute delle persone, non c'è;

tutti, popolazione e operatori sanitari, sono in forte tensione. I segnali non sono incoraggianti. La strada intrapresa non è quella giusta;

i posti letto (per un totale di 151), programmati per le varie branche specialistiche e previsti dal decreto n. 29 del 19 aprile 2018, sono ancora lontanissimi dal realizzarsi;

il direttore generale Pizzuti ha affermato che "l'Ospedale Landolfi di Solofra presenta delle deficienze strutturali per la completa attuazione dell'accorpamento con il Moscati";

più passa il tempo e più l'Agostino Landolfi di Solofra rischia di perdere pazienti e medici validi, rischiando così di provocare un grave danno anche per il San Giuseppe di Moscati;

investire sul Landolfi vuol dire investire su una struttura ospedaliera che una volta integrata pienamente nell'offerta dell'ospedale avellinese, articolato su due sedi, lo renderà punto di riferimento delle aree interne, dalla periferia di Salerno a quella di Napoli e Benevento,

si chiede di sapere quali azioni il Ministro in indirizzo ritenga opportuno intraprendere, per quanto di sua competenza, al fine di salvaguardare la salute pubblica del bacino di utenti dei presidi ospedalieri Agostino Landolfi di Solofra (Avellino) e dell'azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino e comunque nell'interesse della popolazione tutta, nonché dei medici specialisti impiegati nelle strutture, affinché gli stessi non le abbandonino in favore di altri presidi.

(4-02706)