• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/01247 (3-01247)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01247presentato daZOLEZZI Albertotesto diMartedì 14 gennaio 2020, seduta n. 288

   ZOLEZZI, ILARIA FONTANA, ZANICHELLI, DE GIROLAMO, ASCARI, ROMANIELLO, COMINARDI, SARTI, DAGA, DEIANA, D'IPPOLITO, FEDERICO, LICATINI, ALBERTO MANCA, MARAIA, MICILLO, RICCIARDI, TERZONI, VARRICA, VIANELLO, VIGNAROLI, BOLOGNA, D'ARRANDO, SIRAGUSA e DORI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:

   la situazione della qualità dell'aria a livello nazionale registra dati allarmanti, con preoccupati ricadute per la salute delle comunità maggiormente colpite;

   è urgente porre in essere interventi strutturali e misure specifiche a livello nazionale e locale che assicurino un'aria più salubre per i cittadini, riducendo le emissioni atmosferiche inquinanti;

   come noto, la Commissione europea ha avviato due procedure di infrazione nei riguardi dell'Italia per la non corretta applicazione della direttiva 2008/50/CE in riferimento al superamento continuo e di lungo periodo dei valori limite del materiale particolato PM10 e del biossido di azoto;

   in diverse zone del territorio nazionale si registrano, in queste ore, superamenti dei valori limite di qualità dell'aria per lo più riferiti ai principali centri urbani e alle zone industriali che impongono misure urgenti come il blocco della circolazione stradale;

   con riferimento a tutto il territorio nazionale, nel 2015 è stato siglato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dalla Conferenza delle regioni e dall'Anci un protocollo di intesa (cosiddetto «Protocollo antismog») volto a migliorare la qualità dell'aria;

   il 4 giugno 2019, nell'ambito di un incontro bilaterale con la Commissione europea («Clean air dialogue»), la Presidenza del Consiglio dei ministri, sei Ministeri, le regioni e le province autonome hanno sottoscritto il «Protocollo aria pulita», nel quale vengono individuate misure da porre in essere per contrastare l'inquinamento atmosferico in Italia;

   il bacino padano costituisce la zona con maggiori criticità quanto al rispetto dei valori limite di qualità dell'aria. Dal rapporto Arpa Emilia-Romagna 2016-2018 emerge, infatti, che tra i capoluoghi di provincia italiani, dove è stato costantemente superato il limite per l'inquinamento da polveri e da ozono, le prime posizioni sono state ricoperte dalle città di Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia;

   è emblematico che in una città come Ferrara, negli ultimi giorni, si siano registrati tre sforamenti consecutivi delle soglie di polveri sottili, senza dimenticare che la capitale a causa del persistere degli elevati livelli di inquinamento da PM10, rilevati dalla rete urbana di monitoraggio e validati dall'Arpa Lazio è stata anch'essa costretta a correre ai ripari a dimostrazione della portata nazionale del fenomeno –:

   quali iniziative il Ministro interrogato abbia assunto o intenda assumere al fine di prevenire e ridurre l'inquinamento atmosferico, a partire dalle regioni del bacino padano, con particolare riferimento alle città dell'Emilia-Romagna che hanno registrato allarmanti superamenti di taluni inquinanti.
(3-01247)