• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/03334 (5-03334)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03334presentato daPINI Giudittatesto diVenerdì 3 gennaio 2020, seduta n. 283

   PINI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   con circolare prot. n. 24763 del 19 dicembre 2019 la Direzione centrale dei servizi civili per l'immigrazione e l'asilo del Ministero dell'interno ha reso noto che al 31 dicembre 2019 scade il finanziamento di gran parte dei progetti Siproimi (ex Spraar). Ne consegue, che per effetto dell'articolo 12, commi 5, 5-bis e 6, del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2018, n. 132, i richiedenti asilo attualmente presenti nel sistema Siproimi, i minori stranieri non accompagnati al momento del loro ingresso in Italia, oggi maggiorenni, per i quali è stata già definita la domanda di protezione internazionale e i titolari di protezione umanitaria presenti nel suddetto sistema, perderanno i benefici dell'accoglienza nel suddetto sistema;

   per quanto riguarda i richiedenti asilo la suddetta circolare, in ossequio al «decreto sicurezza», prevede il trasferimento in centri di prima accoglienza, senza tuttavia tenere conto che molte province italiane sono oggi sprovviste di tali strutture (es. Catania) a causa dei ritardi nella realizzazione dei bandi di gestione e ciò renderà necessario trasferimenti anche a molti chilometri di distanza di persone che avevano intrapreso percorsi di inclusione sul territorio e che, peraltro, all'interno dei centri di prima accoglienza in cui verranno trasferite, vedranno interrotti tutti i servizi di integrazione (corsi di lingua e formazione, assistenza psicologica, mediazione culturale) prima garantiti dai progetti Siproimi, «sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati»;

   sempre nella suddetta circolare, nulla invece viene stabilito, sempre in ossequio alle norme del decreto sicurezza, per la situazione degli ex minori stranieri non accompagnati per i quali è stata definita la domanda di protezione internazionale e per i titolari di protezione umanitaria che si trovano ad oggi ospiti nei Siproimi. Per queste persone, la prospettiva è a giudizio dell'interrogante quella orrenda e degradante di ritrovarsi per strada e senza un tetto a partire dal 1° gennaio 2020. Una situazione ad avviso dell'interrogante non degna di un Paese civile, in pieno contrasto con gli articoli 2 e 10 della Costituzione e che va a colpire migliaia di soggetti vulnerabili, tra i quali donne a rischio tratta, nuclei familiari con minori a carico, neo-maggiorenni senza nessuna rete di protezione sociale, persone con disagio mentale e problemi di salute certificati;

   con decreto del Ministro dell'interno del 13 dicembre 2019 (prot. n. 24943/19) si prevede che gli enti locali con progetti in scadenza al 31 dicembre 2019 sono autorizzati, nelle more dell'approvazione delle domande di finanziamento per il successivo triennio, alla prosecuzione dell'accoglienza degli aventi titolo per un periodo di sei mesi a decorrere dal 1° gennaio 2020, nel rispetto delle procedure in materia di affidamento dei servizi di accoglienza –:

   quanti siano esattamente i soggetti che al 31 dicembre 2019 verranno estromessi dai centri che fanno parte del progetto Siproimi;

   quali iniziative stia intraprendendo il Governo per garantire ai richiedenti asilo che verranno trasferiti nei centri di prima accoglienza strutture adeguate agli standard previsti dalla direttiva 2013/33/UE in materia di accoglienza;

   se il Governo intenda assumere iniziative di competenza per garantire una proroga della permanenza nei progetti di accoglienza per i titolari di protezione umanitaria e per coloro i quali sono entrati nei Siproimi come minori stranieri, non accompagnati, ma che oggi sono maggiorenni e hanno visto già definita la propria domanda di protezione internazionale.
(5-03334)