• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00655 (4-00655)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00655presentato daMURONI Rossellatesto diLunedì 9 luglio 2018, seduta n. 22

   MURONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il comune d Lizzanello, provincia di Lecce, confina a ovest con il comune di Cavallino e a nord con il comune di Lecce ed è circondato da rigogliosi uliveti secolari. Questi uliveti non sono i soli che circondano il territorio di Lizzanello;

   a poca distanza dal confine, nel comune di Cavallino, insistono un grande supermercato e una discarica che potrebbe, dopo il consenso del commissario Ager (Agenzia territoriale della regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti) alla richiesta avanzata dalla municipalizzata dei rifiuti della Capitale per l'attivazione di un accordo temporaneo tra le regioni Puglia e Lazio, ricevere i rifiuti da Roma;

   a seguito di questa notizia il 31 maggio 2018 si è tenuta una manifestazione organizzata dal Comitato civico di salute e ambiente di Lizzanello, a cui hanno partecipato, i cittadini, esponenti politici e amministratori locali;

   nella zona sita tra il comune di Lecce e quello di Lizzanello si trova l'ex inceneritore Saspi, dove per anni sono stati bruciati i rifiuti di Lecce e dei comuni limitrofi;

   nel marzo del 2013 il procuratore aggiunto di Lecce ha aperto un fascicolo sull'ex inceneritore per inquinamento e danni ambientali, nei confronti dei cinque ex dirigenti che si sono succeduti alla guida dello stabilimento, contestando diversi reati, tra i quali l'omessa bonifica del territorio e l'avvelenamento colposo della vicina falda acquifera;

   ora nel comune di Cavallino, sempre nelle vicinanze di Lizzanello, sta per essere realizzato un impianto sperimentale di trasformazione manufatti in cemento-amianto, sul quale la commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale Via e Vas ha stabilito che il progetto non deve essere sottoposto alla procedura di Via;

   il processo di trasformazione manufatti in cemento-amianto, a differenza degli altri processi di destrutturazione molecolare dell'amianto non si configura come un semplice trattamento termico, ma si basa su processi di natura chimica che avvengono in reattori ermetici e senza alcun rilascio di emissioni in atmosfera. Il processo sfrutta, nella fase iniziale, le proprietà acide del siero del latte esausto e la sua capacità di aggredire e decomporre a temperatura ambiente la matrice cementizia dell'eternit. Le fibre di amianto liberate dalla matrice cementizia vengono quindi fatte reagire a temperature moderatamente alte (circa 150° C) con acido fosforico ed alluminio, che completano il processo di trasformazione molecolare dell'amianto;

   quello che preoccupa i cittadini non è la tecnologia usata ma il fatto che non si conosce l'indicazione del luogo o dei luoghi di provenienza dell'amianto da trattare; non si sa infatti se provenga dalla provincia di Lecce, dalla regione o dall'Italia. Inoltre, non si è a conoscenza se l'amianto che arriverà per essere trattato nell'impianto, sia già stato bonificato –:

   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e se non si intenda avviare immediatamente, per il tramite del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente, una azione di monitoraggio per verificare se nel territorio di Lizzanello insistano eventuali pericoli per la salute dei cittadini e l'ambiente.
(4-00655)