• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02305/183    premesso che:     il Nutri-Score è un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari sviluppato in Francia che semplifica l'identificazione dei valori nutrizionali di un...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02305/183presentato daLEGNAIOLI Donatellatesto diLunedì 23 dicembre 2019, seduta n. 282

   La Camera,
   premesso che:
    il Nutri-Score è un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari sviluppato in Francia che semplifica l'identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto alimentare utilizzando due scale correlate: una cromatica divisa in 5 gradazioni dal verde al rosso, ed una alfabetica comprendente le cinque lettere dalla A alla E. Lo strumento è stato sviluppato da un gruppo di ricercatori universitari francesi denominato EREN (Équipe de Recherche en Épidémiologie Nutritionnelle) ed è un sistema a punteggio il cui fondamento sono le tabelle nutrizionali della Food Standards Agency del Regno Unito.
    nelle intenzioni, la scala nasce dall'idea di semplificare la lettura della tabella nutrizionale classica e permettere una scelta di prodotti più rapida in base alle esigenze del consumatore; secondo il Ministero della sanità francese, questo sistema dovrebbe permettere un più facile accesso ai cibi confezionati «sani», contribuire alla «lotta all'aumento delle malattie cardiovascolari e al diabete»;
    il punteggio «Nutri-score» è determinato dalla quantità di elementi considerati «sani» e «non sani». Si ottengono, dunque, punteggi negativi se i valori energetici, i grassi saturi, lo zucchero e il sodio sono presenti in elevate quantità. Si ottengono, invece, punteggi.positivi se ci sono alti livelli di frutta, verdura, noci, oli di oliva, colza, fibre e proteine. Il sistema non sembra però tener conto di molti altri fattori legati all'alimentazione che non possono essere sintetizzati così come si propone;
    dopo essersi diffuso in Francia, Spagna, Belgio, Svizzera e Germania, lo scorso 28 novembre il Segretario di stato alla Salute dei Paesi Bassi, Paul Blockhuis, ha annunciato l'adozione ufficiale del sistema Nutri-Score a partire dal 2021, con adattamento alle linee dietetiche olandesi «Schijf van Vijf»;
    il 15 febbraio 2018, 33 aziende agroindustriali e di distribuzione hanno annunciato il loro impegno a mettere il punteggio Nutrì sui loro prodotti, tra cui spicca Bonduelle, che hanno fatto seguito a grandi della G.D.O. come Leclérc e Auchan, e marchi come Danone. La banca dati alimentare gratuita di Open Food Facts inoltre calcola il punteggio con il punteggio Nutrì per i prodotti completi nella sua base;
    la dichiarazione nutrizionale è resa obbligatoria dal Reg. DE n. 1169/2011 (articolo 35), e può essere resa con forme di espressione ulteriori e diverse da quelle armonizzate, purché nel rispetto di alcuni requisiti come fondatezza scientifica e non ingannevolezza per il consumatore, essere obiettive e non discriminatorie;
    il sistema di classificazione e di etichettatura delle confezioni dei prodotti alimentari in base a cinque lettere dalla A alla E e soprattutto sulla base di cinque colorì di ispirazione semaforica che vanno dal verde al rosso risulta già in vigore, sotto varie forme, in Paesi europei come Francia, Belgio, Spagna, Germania e Svizzera;
    stando a quanto riportato da più fonti stampa, ci sarebbe l'intenzione a livello di Unione Europea di standardizzare la pratica e imporla a tutti i Paesi, anche a quelli, come l'Italia, che si limitano a imporre l'obbligo di scrivere sulla confezione la composizione e la grammatura degli ingredienti presenti, senza alcun indicatore che consigli o meno l'acquisto in base al criterio di presunti vantaggi o danni per la salute;
    nel 2018 la Commissione europea ha presentato al Parlamento ed al Consiglio Europeo una relazione sull'opportunità di un'ulteriore armonizzazione dell'etichettatura nutrizionale titolata «Comunicazione della Commissione relativa alle domande e risposte sull'applicazione del regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori (2018/C 196/01)»;
    il 30 aprile 2019 la Commissione europea ha annunciato la registrazione di quattro nuove iniziative dei cittadini europei, tra queste, la «Pro-Nutriscore»;
    in base al sistema Nutri-Score risulterebbero altamente sconsigliati prodotti della tradizione italiana come parmigiano-reggiano, pecorino romano (categoria E), gorgonzola, prosciutto (categoria D), olio e.v.o. e mozzarella (categoria C), mentre sarebbero promosse bevande gassate come Pepsi light, Coca Cola zero e Red Bull sugar free (categoria B);
    l'eventuale applicazione di questo sistema di etichettatura comporterebbe il rischio di una semplificazione alimentare irrazionale e pericolosa nel consumatore finale, al quale verrebbe proposto come più salutare una bevanda gassata dal dubbio apporto nutrizionale rispetto ad alimenti più completi, complessi e sani sul lungo periodo;
    l'Italia si è contraddistinta per la proposta – avanzata a livello europeo – di un sistema di valutazione alternativa al Nutri-Score definito «a batteria», che prevede l'indicazione – senza l'uso di colori – della percentuale di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale rispetto alla quantità giornaliera raccomandata e relativa a una singola porzione (stabilita dai singoli produttori). Un sistema meno immediato ma più funzionale ad una corretta informazione;
    molto prodotti al centro della cosiddetta «dieta Mediterranea» e che rappresentano l'orgoglio della nostra produzione gastronomica, risulterebbero fortemente penalizzati dall'applicazione di tale sistema, non solo nel consumo interno ma anche, e soprattutto, nell’export. Coldiretti stima che quasi l'85 per cento in valore dei D.O.P. Made in Italy sarebbe bocciato da tale sistema;
    Nutri-Score ha visto, e vede tutt'ora, l'opposizione di gran parte delle rappresentanze della filiera alimentare italiana a partire da Coldiretti e Confagricoltura fino a Filiera Italia e Federalimentare, passando per il Codacons;
    la reale efficacia del sistema Nutri-Score nella pratica risulta ben diversa dai presupposti teorici su cui si basa, dal momento che non c’è alcuna garanzia – semmai il contrario – che consumando solo prodotti con «bollino verde» si possa realmente assicurare un'alimentazione sana ed equilibrata, dal momento che penalizzerebbe prodotti d'eccellenza come per esempio l'olio d'oliva premiando prodotti artificiali e di sintesi,

impegna il Governo:

a valutare l'opportunità di adottare iniziative nell'ambito delle proprie competenze volte ad esortare l'Unione Europea a rivedere lo strumento del Nutri-Score attivandosi al contempo al fine di adottare qualsiasi azione utile per la tutela delle produzioni agroalimentari italiane d'eccellenza che rischiano di essere screditate da un sistema di valutazione estremamente analitico e «freddo» che entra apertamente in conflitto con la cultura e le abitudini alimentari del nostro Paese.
9/2305/183. (Testo modificato nel corso della seduta) Legnaioli, Viviani, Bubisutti, Gastaldi, Golinelli, Liuni, Lolini, Loss, Manzato, Patassini.