• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02305/272    premesso che:     il provvedimento in esame prevede la proroga per l'anno 2020 delle detrazioni spettanti per le spese sostenute per interventi di efficienza energetica, di...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02305/272presentato daTERZONI Patriziatesto diLunedì 23 dicembre 2019, seduta n. 282

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame prevede la proroga per l'anno 2020 delle detrazioni spettanti per le spese sostenute per interventi di efficienza energetica, di ristrutturazione edilizia e per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, la cui disciplina è contenuta negli articoli 14 e 16 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63,
    il comma 70 dell'articolo 1, nel modificare l'articolo 14, comma 3.1 del decreto-legge n. 63 del 2013, mantiene il meccanismo dello sconto in fattura limitatamente agli interventi di ristrutturazione importante di primo livello di cui al decreto del Ministero dello sviluppo economico 26 giugno 2015 con un importo dei lavori pari o superiore a 200.000 euro, mentre al di sotto di tale di soglia il meccanismo dello sconto immediato/cessione del credito per gli interventi di efficienza energetica e rischio sismico non è applicabile a seguito dell'intervenuta abrogazione delle disposizioni introdotte dal c.d. decreto Crescita delle disposizioni;
    dalle stime elaborate dal CRESME emerge che gli incentivi fiscali per il recupero edilizio e per la riqualificazione energetica hanno interessato dal 1998 al 2019,19,5 milioni di interventi e attivato investimenti pari a quasi 322 miliardi di euro;
    nel biennio 2017-2018 sono stati portati in detrazione 11,3 miliardi di euro solo per il recupero edilizio svolto negli anni 2016-2017, con un significativo incremento rispetto al biennio precedente del 13 per cento. Gli investimenti veicolati dalle misure di incentivazione fiscale hanno avuto e continuano ad avere anche un rilevante impatto positivo sull'occupazione, senza considerare nella stima degli impatti la valorizzazione del patrimonio immobiliare e il miglioramento delle prestazioni funzionali che gli interventi di recupero edilizio e riqualificazione energetica consentono di ottenere;
    il maggior ricorso agli incentivi per il recupero edilizio si registra nelle regioni del Nord per il 66 per cento, mentre solo per il 20 per cento al Sud e per il 14 per cento nelle isole;
    tale dato induce a ritenere che vi sono aree del Paese dove gli interventi di riqualificazione edilizia non risultano particolarmente incentivati dal meccanismo delle detrazioni fiscali e dove il ricorso al meccanismo dello sconto in fattura, che consente ai proprietari degli immobili di utilizzare la detrazione sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore della prestazione e rimborsato a quest'ultimo sotto forma di credito d'imposta, potrebbe portare a risultati rilevanti,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, di intervenire normativamente al fine di ripristinare la possibilità di fruizione della detrazione sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto per gli interventi di efficientamento energetico, di ristrutturazione edilizia e per gli interventi di adozione di misure antisismiche prevedendo adeguati strumenti e modalità di fruizione della cessione del credito tali da generare vantaggi competitivi anche per le imprese di piccole e medie dimensioni.
9/2305/272. Terzoni, Zolezzi, Ilaria Fontana.