• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02305/302    premesso che:     come denunciato dal Corriere della Sera, edizione di Torino, in data 13 dicembre 2019, l'area metropolitana del torinese vive una fase molto complessa dal...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02305/302presentato daCOSTANZO Jessicatesto diLunedì 23 dicembre 2019, seduta n. 282

   La Camera,
   premesso che:
    come denunciato dal Corriere della Sera, edizione di Torino, in data 13 dicembre 2019, l'area metropolitana del torinese vive una fase molto complessa dal punto di vista economico e sociale;
    gli occupati dell'area metropolitana torinese sono scesi di 9 mila unità tra il 2008 e il 2018;
    le vertenze aperte in Piemonte riguardano quattromila lavoratori e spaziano dall'automotive al terziario, come denunciato dai sindacati;
    in due decenni, dal 1999 al 2018, la produzione di auto in Italia si è pressoché dimezzata, passando dai 10,2 milioni del periodo compreso tra il 1999 e il 2008, ai 5,6 mln nel periodo 2009-2018;
    nello stesso periodo i posti di lavoro sono calati del 41 per cento e le ore lavorate del 35 per cento. In particolare, per quanto riguarda l'area torinese, nel 2006 le auto prodotte da Fca sono state 218 mila con 6 modelli contro le 43 mila del 2018 con 3 modelli e al 31 agosto di quest'anno le vetture prodotte sono state poco più di 11 mila;
    il Piemonte in dieci anni ha perso 18 mila posti di lavoro nell'automotive e Torino, sempre dal 2008 al 2018, è passata a produrre dal 22,8 per cento al 6,4 per cento di tutte le auto realizzate negli stabilimenti italiani;
    come riportato su Repubblica.it in data 14 dicembre 2019, un lungo corteo di 5 mila persone è sfilato per più di un'ora nel centro di Torino, chiedendo un piano per il lavoro «che risolva il paradosso tra i grandi progetti strategici delle istituzioni, del Politecnico e delle fondazioni bancarie, con aziende che non hanno commesse, o delocalizzano e licenziano»;
    nel corteo hanno sfilato delegati sindacali, parlamentari e politici;
    a Torino la disoccupazione giovanile è al 32 per cento, seconda solo a Genova, nel Nord Italia;
    il problema denunciato dai sindacati a Torino investe in verità l'intero territorio nazionale: se il gruppo Mahle ha annunciato l'imminente chiusura del sito di La Loggia, nel torinese, e della fonderia di Saluzzo dove si realizzano pistoni per auto, puntando a spostare la produzione in Polonia, a Modugno (Bari) la Bosch vuol ridimensionare il personale per «sovracapacità produttiva», mentre a Pratola Serra è in difficoltà lo stabilimento Fca che produce motori diesel;
    con il decreto-legge n. 87 del 2018, e in particolare con l'articolo 5, erano state già previste due diverse ipotesi di decadenza per «le imprese italiane ed estere, operanti nel territorio nazionale» che hanno beneficiato «di un aiuto di Stato che prevede l'effettuazione di investimenti produttivi ai fini dell'attribuzione del beneficio» e che «delocalizzano» – anche solo in parte – l'attività economica interessata da tale beneficio, facendo comunque salvi i vincoli derivanti dai trattati internazionali e dalla normativa europea,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di porre in essere nuove iniziative volte a contrastare il fenomeno della delocalizzazione industriale, valorizzando e promuovendo il made in Italy, nonché incentivando nuove connessioni tra imprese, istituzioni e territorio per il rilancio dello sviluppo locale e l'occupazione.
9/2305/302. Costanzo.