• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02305/315    premesso che:     il bonus fiscale, introdotto ai sensi dell'articolo 10 del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83 e poi prorogato e modificato dalla legge di Bilancio 2017 e...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02305/315presentato daRIZZONE Marcotesto diLunedì 23 dicembre 2019, seduta n. 282

   La Camera,
   premesso che:
    il bonus fiscale, introdotto ai sensi dell'articolo 10 del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83 e poi prorogato e modificato dalla legge di Bilancio 2017 e dalla manovra 2018, ha l'obiettivo di sostenere gli investimenti delle strutture alberghiere, degli agriturismi e degli stabilimenti termali per interventi di ristrutturazione edilizia, interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, interventi di incremento dell'efficienza energetica, spese per l'acquisto di mobili e componenti d'arredo destinati esclusivamente alle strutture oggetto degli interventi;
    l'agevolazione, sotto la forma di credito d'imposta, copre il 65 per cento delle spese ammissibili; fin dal suo esordio la misura agevolativa è stata oggetto di grande apprezzamento presso le strutture ricettive con oltre il doppio delle richieste rispetto a quelle soddisfatte con le risorse stanziate ed ha stimolato la realizzazione di importanti investimenti di riqualificazione;
    nel 2015, primo anno di vita del bonus (sulle spese effettuate nel 2014), le richieste arrivate valevano 91 milioni (rispetto ai 20 milioni disponibili). Cifra simile anche nel 2016 (90 milioni) superiore sempre alle disponibilità salite a 50 milioni, mentre nel 2017 le richieste hanno raggiunto i 107 milioni (a fronte di 50 milioni di plafond). Insomma oltre la metà delle domande non è stata soddisfatta. In tutto, nei primi tre anni, sono stati finanziati circa 5 mila interventi con Trentino, Emilia e Veneto in cima alle graduatorie;
    nel 2019 il fondo ha soddisfatto richieste per un totale di 116.700.000 euro mentre altre 366 aziende pur risultate idonee non hanno ottenuto il credito d'imposta per esaurimento del fondo, per una cifra complessiva di 17.700.000 euro;
    a spingere l'Esecutivo alla proroga del credito d'imposta per la riqualificazione in chiave sostenibile delle strutture turistiche è stato anche il «tiraggio» dell'incentivo che ha visto negli anni passati un boom di richieste;
    in assenza di interventi, la forbice tra domande presentate e risorse disponibili è destinata ad ampliarsi, per effetto dell'entrata a regime dell'estensione agli agriturismi (disposta dalla legge di bilancio 2017) ed alle imprese termali (disposta dalla legge di bilancio 2018);
    le imprese del settore turismo devono adeguare costantemente la propria offerta, per rispondere con efficacia alle sempre nuove richieste dei turisti, per cogliere tutte le opportunità connesse allo sviluppo dei mercati e per reagire tempestivamente ai mutamenti congiunturali. Il settore dell'accoglienza, in particolare, ha bisogno di continui investimenti per riqualificare le strutture e renderle competitive sul mercato,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, nel rispetto dei vincoli di bilancio, di predisporre opportune iniziative, anche di carattere normativo, finalizzate a favorire la competitività sul mercato delle strutture ricettive, con particolare riferimento alla proroga della misura del credito d'imposta per la riqualificazione in chiave sostenibile e per l'accessibilità delle strutture stesse.
9/2305/315. Rizzone, Masi, Scanu.