• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02305/334    premesso che:     i porti, per la complessità delle attività commerciali ed industriali in essi svolte sono stati considerati da sempre delle zone ad alto rischio, alle...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02305/334presentato daMARINO Bernardotesto diLunedì 23 dicembre 2019, seduta n. 282

   La Camera,
   premesso che:
    i porti, per la complessità delle attività commerciali ed industriali in essi svolte sono stati considerati da sempre delle zone ad alto rischio, alle quali è stata dedicata una specifica legislazione ai fini della sicurezza antincendi che ha attribuito al Corpo nazionale dei vigili del fuoco (CNVVF) la responsabilità del servizio antincendi in ambito portuale;
    a tutt'oggi la classificazione dei porti ai fini della sicurezza antincendi è quella prevista dalla legge 13 maggio 1940, n. 690 con cui fu istituito il servizio di prevenzione ed estinzione nei porti, che d'allora non è stata mai aggiornata. La normativa citata aveva suddiviso i porti nazionali in tre categorie prevedendo la costituzione di distaccamenti portuali dei vigili del fuoco solo in quelli di prima e di seconda categoria;
    neanche le successive normative in materia di riorganizzazione del sistema portuale, da prima la legge n. 84/1994, e il successivo decreto legislativo n. 169 del 2016 hanno sanato le lacune createsi;
    l'attuale classificazione infatti non tiene in considerazione l'evoluzione socio economica di alcune realtà portuali come nel caso del porto di Olbia, primo in Sardegna e tra i primi cinque in Italia per traffico passeggeri e sicuramente uno dei più importanti scali passeggeri del Mediterraneo;
    tra i vari porti considerati come di «rilevanza economica nazionale» è oggi inaccettabile che ci siano delle differenze sulla sicurezza;
    ancora più inaccettabile è che ci siano dei porti a «rilevanza regionale» con un distaccamento dei vigili del Fuoco dedicato e dei porti a «rilevanza economica nazionale» totalmente sguarniti;
    non solo il Porto di Olbia, già sede dell'allora Autorità Portuale, non ha un distaccamento fisso dedicato ma lo stesso distaccamento dei vigili del fuoco di Olbia, presidio di sicurezza, vigilanza e prevenzione, è assolutamente carente di risorse umane e di mezzi di soccorso al punto tale da compromettere l'efficienza e l'efficacia degli stessi interventi;
    questa grave carenza di personale aumenta i rischi in ambito portuale;
    nonostante l'alta operatività dei nostri Vigili del Fuoco non possiamo chiedergli di dotarsi anche del dono dell'ubiquità h 24;
    la mancanza di personale espone gli stessi a maggiori rischi, a turni massacranti e a difficoltà nel dover gestire fenomeni simultanei in parti diverse della città;
    la prontezza di intervento h 24 in ambito portuale è una certezza che dobbiamo garantire ai milioni di passeggeri che transitano per i nostri porti e ai nostri cittadini che abitano nelle città portuali;
   considerato in fine che non si possono chiedere sforzi disumani al Corpo dei Vigili del Fuoco che già ne compie quotidianamente per garantire la nostra sicurezza a scapito della propria,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare tutte le misure anche di carattere finanziario necessarie ad istituire un presidio nautico fisso h 24 nel porto di Olbia dotandolo del rispettivo personale senza sguarnire dello stesso il presidio della Città.
9/2305/334. (Testo modificato nel corso della seduta) Marino.