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Atto a cui si riferisce:
C.4/03755 (4-03755)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Domenica 22 dicembre 2019
nell'allegato B della seduta n. 281
4-03755
presentata da
DONNO Leonardo

  Risposta. — Come ricordato nelle interrogazioni, il decreto-legge 20 febbraio 2017 n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 aprile 2017 n. 48, ha introdotto alcune significative misure volte al superamento del fenomeno dell'occupazione abusiva degli immobili, in un'ottica di miglioramento delle condizioni di vivibilità delle città e di prevenzione delle situazioni di degrado e di condotte illecite.
  La disciplina, in materia è stata ulteriormente innovata con il decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2018, n. 132, che ha inasprito il quadro sanzionatorio in materia.
  Ulteriore, significativa novella ha riguardato l'articolo 11 del decreto-legge n. 14 del 2017, che è stato sensibilmente modificato quanto alle competenze del Prefetto, sia nello scongiurare nuove occupazioni sia nel procedere all'esecuzione delle ordinanze di rilascio emesse dall'autorità giudiziaria.
  Per quanto riguarda l'attività di prevenzione, con direttiva del Ministro, dell'interno del 19 dicembre 2018, è stata disposta una ricognizione di tutte le situazioni di abbandono degli immobili che possono costituire motivo di preoccupazione, sia sul piano dell'ordine e della sicurezza, sia su quello della tutela della pubblica e privata incolumità e delle condizioni igienico-sanitarie delle aree interessate. I prefetti sono stati, quindi, invitati a sottoporre gli esiti del monitoraggio all'attenzione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, al fine di individuare le misure necessarie, in relazione al contesto locale, per prevenire le occupazioni di immobili abbandonati.
  Per quanto concerne l'analisi delle occupazioni in atto a livello provinciale, è stato dato mandato ai prefetti di svolgere un'attività di ricognizione e monitoraggio i cui esiti sono comunicati al Ministero dell'interno con cadenza trimestrale.
  Dai dati al momento, disponibili, risulta che in 31 province il fenomeno non è presente o non assume una connotazione particolarmente critica o problematica; in 26 province il dato rilevato è inferiore o di poco superiore alle 10 unità immobiliari occupate; mentre le situazioni di occupazione più significative si registrano in alcune grandi città come Roma, Milano, Napoli, Bologna e Firenze.
  Per quanto riguarda, in particolare, il fenomeno delle occupazioni abusive nella provincia di Lecce – cui si fa riferimento nell'interrogazione – l'azione della locale Prefettura si è sviluppata lungo le due direttrici sopracitate: la prevenzione di nuove occupazioni e l'esecuzione degli sgomberi.
  La prima attività ha coinvolto i vertici delle Forze di polizia e gli amministratori dei comuni di maggiori dimensioni (Lecce, Casarano, Copertino, Galatina, Gallipoli e Nardò) e di quelli commissariati ai sensi dell'articolo 143 del Tuel, nell'individuazione delle misure più adeguate volte a prevenire le occupazioni di immobili abbandonati.
  Nell'ottica, inoltre, di un più organico coinvolgimento della polizia locale nelle attività di presidio delle aree in cui insistono gli immobili in questione, sono state condivise con gli enti locali e Arca Sud Salento (ente gestore degli immobili di edilizia residenziale pubblica) le direttive per rendere l'azione di prevenzione maggiormente efficace sul territorio.
  Nel caso di beni immobili di proprietà privata, gli amministratori sono stati invitati a prescrivere ai proprietari le iniziative necessarie (messa in sicurezza, installazione di sistemi di difesa passiva, vigilanza privata o altri mezzi) da attuare entro un congruo termine, scaduto il quale i Sindaci dovranno adottare apposite ordinanze ai sensi degli articoli 50 e 54 del Tuel.
  Gli stessi responsabili delle amministrazioni locali sono stati invitati alla pianificazione degli interventi di riqualificazione urbana e sociale, da realizzare anche attraverso i finanziamenti europei inseriti nella programmazione regionale, promuovendo contestualmente, d'intesa con Arca Sud Salento, la tempestiva messa a disposizione degli alloggi già suscettibili di assegnazione.
  Per l'esecuzione delle ordinanze di rilascio emesse dall'Autorità giudiziaria, la Prefettura di Lecce, sulla base dell’iter definito dal predetto articolo 11 del decreto-legge n. 14 del 2017, ha portato all'attenzione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica i casi in cui l'attività di sgombero rendesse necessario il supporto della forza pubblica.
  In tali fattispecie, alla presenza di documentate situazioni di fragilità, per le quali i soggetti interessati non siano stati in grado di reperire autonomamente una sistemazione alloggiativa alternativa, il prefetto di Lecce ha riferito di aver convocato l'apposita cabina di regia per l'individuazione delle strategie a supporto.
  Il Prefetto ha precisato inoltre che, allo stato attuale, non sussistono ulteriori richieste di sgombero e che, in alcuni casi, è stato ottenuto anche il rilascio spontaneo dell'immobile da parte degli occupanti.
  Inoltre, in sede di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, è stato approfondito il prospetto complessivo delle occupazioni illegittime predisposto da Arca Sud Salento, riferito a tutta la provincia, mentre il Prefetto è ora in attesa di analogo prospetto per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica del comune di Lecce.
  In tale sede è stato concordato un piano di priorità per differenziare, nell'ambito delle occupazioni sine titulo, le occupazioni per le quali il titolo sia venuto meno per cause di decadenza o morosità da quelle abusive a titolo originario (come avviene nell'ipotesi in cui l'occupante si sia introdotto fraudolentemente nell'alloggio).
  Alla luce dei criteri e dei riscontri effettuati, la Prefettura sta programmando l'intervento della forza pubblica nell'esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, secondo una calendarizzazione che tiene conto delle eventuali situazioni di fragilità documentate.
  Infine, per quanto riguarda le indagini menzionate nell'interrogazione in materia di assegnazione indebita di alloggi popolari in cambio di voti, si rappresenta che, le investigazioni svolte dalla guardia di finanza di Lecce nel 2018 hanno dimostrato la connivenza, di alcuni amministratori pubblici con soggetti affiliati alla criminalità organizzata.
  Complessivamente, sono state denunciate all'autorità giudiziaria 48 persone, (di cui 16 appartenenti all'amministrazione comunale di Lecce) per i reati di abuso d'ufficio, peculato, falso in atto pubblico, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e corruzione elettorale.
  All'esito della predetta attività di indagine, in data 7 settembre 2018, è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 7 persone, sono stati notificati 2 provvedimenti concernenti l'obbligo di dimora e 5 provvedimenti inerenti all'interdizione temporanea dai pubblici uffici.
  
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Vito Claudio Crimi.