• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/04388 (4-04388)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04388presentato daNOVELLI Robertotesto diDomenica 22 dicembre 2019, seduta n. 281

   NOVELLI, PETTARIN, SANDRA SAVINO e BUBISUTTI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:

   il 2 dicembre 2019 il Consiglio dei ministri ha approvato il regolamento di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo in attuazione di quanto disciplinato dal decreto-legge n. 104 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 132 del 2019;

   dal relativo comunicato stampa pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio, si apprende che il regolamento «provvede alla riorganizzazione dello stesso Ministero e degli uffici di diretta collaborazione del ministro. [...], adegua l'assetto del Dicastero al trasferimento delle competenze dello Stato in materia di turismo dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e rafforza la presenza del Mibact sul territorio», potenziando le funzioni di tutela del patrimonio culturale, e rafforzando le strutture competenti in materia di creatività contemporanea e quelle dedicate alla digitalizzazione del patrimonio culturale;

   si apprende inoltre dalla stampa che il regolamento prevede l'istituzione di sette nuovi musei autonomi e che saranno create dieci nuove soprintendenze;

   la riorganizzazione della rete museale per quel che è dato sapere agli interroganti, non toccherà in alcun modo la situazione organizzativa del Friuli Venezia Giulia, così che non è dato sapere se quanto previsto dai decreti attuativi della riforma operata dal Ministro pro tempore Bonisoli, congelata in settembre 2019 di cui, appunto non si ha notizia, sarà attuato o meno;

   nello specifico, secondo indiscrezioni, la riorganizzazione della rete museale friulana avrebbe previsto la centralizzazione nel Museo di Miramare delle responsabilità di gestione del Museo archeologico nazionale di Cividale, del Museo archeologico nazionale e della cripta degli scavi della basilica di Aquileia, del futuro Museo nazionale di archeologia subacquea di Grado e del museo paleocristiano di Aquileia con il conseguente superamento del polo museale regionale;

   nonostante il Ministro interrogato abbia voluto illustrare il contenuto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ai componenti della Commissione cultura della Camera, resta che del regolamento non se ne conosce ancora il testo con la conseguenza che rimangono oscure le possibili conseguenze della riorganizzazione sul sistema dei musei del Friuli Venezia Giulia;

   l'attuale polo museale del Friuli Venezia Giulia comprende il Museo archeologico nazionale di Cividale, il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare, oltre al Museo archeologico nazionale e il Museo paleocristiano di Aquileia di cui, nel 2018, in sede di rinnovo dell'Accordo Stato-regione Friuli Venezia Giulia del 2016 per la valorizzazione del patrimonio culturale della città di Aquileia, è stato previsto il conferimento in uso alla Fondazione Aquileia –:

   se corrisponda al vero quanto esposto in premessa in merito alla possibilità che il Museo archeologico nazionale di Cividale possa essere accorpato al Museo di Miramare, considerato peraltro che a giudizio degli interroganti una decisione di tal fatta non porterebbe in alcun modo ad una maggiore efficienza del settore tenuto anche conto del fatto che si auspica una celere definizione e attuazione della Convenzione cosiddetta Aquileia;

   se non ritenga di promuovere idonee iniziative normative volte a prevedere, nell'ottica di una maggiore autonomia delle regioni, che la gestione dei beni culturali del Friuli Venezia Giulia in particolare del polo museale attualmente nazionale, veda un primario coinvolgimento della regione Friuli Venezia Giulia
(4-04388)