• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/01638/034 in sede di esame del disegno di legge recante "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/1638/34 presentato da ALBERTO BAGNAI
martedì 17 dicembre 2019, seduta n. 176

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge recante "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili", premesso che:
il settore degli spiriti, che comprende una larghissima famiglia di prodotti di grandissima tradizione storica italiana consumati come aperitivo o come fine pasto, genera per l'economia italiana un valore aggiunto stimabile in poco meno di 4,5 miliardi di euro, con un numero di persone direttamente occupate pari a 228 mila persone, e l'equivalente di 2,6 miliardi di euro di getti o casse dello Stato sotto forma di entrate fiscali contributive e di accise,
ricordato che:
in Italia, i consumi di spiriti sono strutturalmente in calo a partire dagli anni '70, e solo la categoria "liquori e distillati" ha registrato un calo superiore al 60 per cento;
pesanti ripercussioni sia in termini di vendite che di sostenibilità del comparto sono state determinate dagli aumenti, ripetuti e progressivi dell'accisa - che tra il 10 ottobre 2013 e il 10 gennaio 2015 ha portato ad un incremento complessivo di pochissimo inferiore al 30 per cento amplificando gli effetti della crisi economica;
ad aggravare la situazione, la recente introduzione dei dazi compensativi decisi dal Governo USA che ha colpito fra gli altri prodotti i "liqueur cordial" prodotti m Italia, creando m alcuni casi un aumento del prezzo superiore anche al 35 per cento del valore del bene, e che rischia di determinare una perdita occupazionale di quasi 1.000 addetti tra le fila delle PMI che producono liquori e che esportano negli USA;
il settore degli spirits e dei prodotti alcolici intermedi è inoltre sottoposto al pagamento del Contrassegno di Stato, che però nella pratica non ha più alcuna funzione di "certificazione" nè offre particolari condizioni di controllo quanto all'effettivo pagamento dell'accisa (dovuta a monte prima dell'immissione in commercio). Inoltre il contrassegno, grazie all'innovazione tecnologica packaging, ha altresì cessato di avere qualunque funzione di certificazione di originalità e autenticità in quanto le moderne chiusure prevedono la chiusura "twist" che consente di verificare immediatamente eventuali manomissioni del prodotto,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di emanare disposizioni normative a titolo compensativo volte a ridurre del 2 per cento il livello di accisa e ad eliminare l'obbligo del Contrassegno di Stato sugli spirits e sui prodotti alcolici intermedi, così da sostenere il comparto degli aperitivi, dei distillati e dei liquori larghissima parte costituito da imprese familiari italiane, prevalentemente piccole e medie, diffuse su tutto il territorio nazionale, vocate alle produzioni tradizionali tipiche del nostro Paese, che hai senza dubbio titolo ad essere considerate un'eccellenza del Made in Italy nel mondo.
(numerazione resoconto Senato G16.114)
(9/1638/34)
Bagnai, Saviane, Montani, Siri