• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02650 DI MICCO, LOREFICE, GAUDIANO, GIANNUZZI, MARINELLO, CASTELLONE, DRAGO, DI MARZIO, MAUTONE, AUDDINO, VACCARO, QUARTO, CROATTI - Al Ministro della giustizia. - Premesso che: il decreto...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02650 presentata da FABIO DI MICCO
mercoledì 18 dicembre 2019, seduta n.177

DI MICCO, LOREFICE, GAUDIANO, GIANNUZZI, MARINELLO, CASTELLONE, DRAGO, DI MARZIO, MAUTONE, AUDDINO, VACCARO, QUARTO, CROATTI - Al Ministro della giustizia. - Premesso che:

il decreto legislativo 7 settembre 2012 n. 155 (in attuazione dell'art. 1 comma 2 della legge 14 settembre 2011, n. 148), in esecuzione della delega al Governo, prevedeva una nuova organizzazione della distribuzione sui territori dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero e, per l'effetto, venivano soppressi 667 uffici del giudice di pace. In particolare, l'ufficio del giudice di pace di Napoli nord andava ad accorpare gli uffici del giudice di pace di Aversa, Trentola Ducenta e Frattamaggiore;

con il decreto legislativo 19 febbraio 2014, n. 14, recante "Disposizioni integrative, correttive e di coordinamento delle disposizioni di cui ai decreti legislativi 7 settembre 2012, n. 155, e 7 settembre 2012, n. 156, tese ad assicurare la funzionalità degli uffici giudiziari", venivano individuate le modalità per la necessaria copertura degli organici dei relativi uffici giudiziari;

sin dall'inizio di tale riorganizzazione l'ufficio del giudice di pace di Napoli nord ha vissuto, e ancora vive, moltissimi disagi dovuti ad una serie di problematiche che si è trovato ad affrontare: insufficienza di personale giudiziario; insufficienza del personale amministrativo; insufficienza dei locali delle strutture giudiziarie; accorpamento degli uffici di giudice di pace del circondario;

in particolare, l'ufficio del giudice di pace di Napoli nord, assorbendo ben tre uffici, Aversa (Caserta), Trentola Ducenta (Caserta) e Frattamaggiore (Napoli), quest'ultimo è stato poi riaperto a Frattamaggiore ad aprile 2017, è stato investito repentinamente da un immenso carico di lavoro con un numero degli affari civili e penali che è aumentato in modo esponenziale. A fronte di un contenzioso che a fine 2018 vedeva iscritti a ruolo circa 8.797 procedimenti giudiziari, ad oggi operano in 2 turni solo 12 giudici, un numero assolutamente inadeguato, se rapportato alla situazione che la riorganizzazione degli uffici ha prodotto;

un'altra criticità riguarda il numero degli addetti al servizio amministrativo decisamente insufficiente rispetto all'elevato contenzioso. A titolo esemplificativo si richiama solo un dato: nel mese di novembre 2019 la cancelleria pubblicava le sentenze depositate tra settembre e ottobre 2018 con un ritardo di circa un anno;

l'ufficio risulta, inoltre, gravato da criticità logistiche, essenzialmente dovute alla ristrettezza degli spazi a disposizione a fronte della forzata concentrazione degli uffici e del personale all'interno di un edificio che doveva essere destinato al solo ufficio del giudice di pace di Aversa. I magistrati, gli avvocati e il personale amministrativo sono costretti a lavorare in locali del tutto inadeguati. Spesso l'audizione dei testimoni ovvero il conferimento di incarico ai consulenti tecnici avvengono in situazioni poco dignitose e di assoluta precarietà, quali ad esempio appoggiati ai davanzali delle finestre in aule affollatissime, su terrazzini prospicienti alle stesse o in aule prive di sedie e tavoli su cui poter scrivere. È pacifico che una situazione così difficile comporti anche notevoli difficoltà nel garantire sicurezza e controllo;

vanno, altresì, evidenziate le problematiche relative alla gestione degli uffici del giudice di pace del circondario: Casoria, Frattamaggiore, Afragola e Marano di Napoli;

considerato che:

le spese di mantenimento di detti uffici ricadono sui rispettivi Comuni che molto spesso versano in condizioni economiche critiche. A quanto risulta agli interroganti, i Comuni di Casoria e Afragola sono a rischio dissesto finanziario, mentre il Comune di Marano di Napoli dichiarava dissesto finanziario il 16 ottobre 2018 con delibera del Consiglio comunale n. 204;

tale situazione determina un serio rischio di chiusura di detti uffici territoriali e il conseguente rischio di un definitivo collasso dell'ufficio del giudice di pace di Napoli nord presso cui verrebbe trasferito l'intero contenzioso. Per avere un'idea della situazione è sufficiente osservare i numeri delle iscrizioni a ruolo: presso l'ufficio del giudice di pace di Marano di Napoli vengono iscritte circa 20.000 cause all'anno, mentre l'ufficio del giudice di pace di Napoli nord chiudeva il 2018 con circa 8.797 cause iscritte a ruolo;

considerato, inoltre, che, a quanto risulta agli interroganti:

l'attuale condizione in cui versa l'ufficio del giudice di pace di Napoli nord ha comportato e comporta tuttora gravi ritardi con notevole disagio non solo per gli addetti ai lavori, ma soprattutto per i diritti dei cittadini;

alcuni uffici giudiziari, come quello del giudice di pace di Marano di Napoli, risultano avere un contenzioso estremamente rilevante pari a quello di un tribunale di medie dimensioni;

tali criticità venivano evidenziate già in data 13 novembre 2018 con una lettera aperta del presidente dell'ordine degli avvocati di Napoli nord al Ministro in indirizzo, con la quale si chiedeva, tra l'altro, una visita presso gli uffici, sia del Tribunale che del giudice di pace di Napoli nord, al fine di constatare personalmente lo stato di necessità e di urgenza che si portava all'attenzione,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle criticità relative all'ufficio del giudice di pace di Napoli nord e agli uffici territoriali del circondario e quali azioni di propria competenza intenda mettere in atto per rimediare in modo strutturale a tale grave situazione;

se ritenga opportuno ampliare le piante organiche dell'ufficio del giudice di pace di Napoli nord, al fine di ovviare alle carenze di personale;

se ritenga opportuno rendere ministeriale l'ufficio territoriale del giudice di pace di Marano di Napoli, tenuto conto del contenzioso particolarmente elevato, assicurando il mantenimento sul territorio dell'importante presidio giudiziario, attraverso il trasferimento in capo al Ministero della competenza sulla gestione e del relativo onere finanziario.

(4-02650)