• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/04361 (4-04361)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04361presentato daCUNIAL Saratesto diMercoledì 18 dicembre 2019, seduta n. 280

   CUNIAL, VIZZINI e GIANNONE. — Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   il clorpirifos è un insetticida molto diffuso nella coltivazione degli agrumi e uno dei quindici più utilizzati nell'Unione europea;

   il 6 dicembre 2019, la Commissione europea ha votato contro il rinnovo dell'autorizzazione all'uso in Europa dei due pesticidi, clorpirifos e clorpirifos-metile, in scadenza il 31 gennaio 2020;

   il giorno stesso, la Ministra Bellanova ha affermato che «la mancata autorizzazione all'utilizzo del clorpirifos e del clorpirifos-metile, al momento l'unico rimedio contro la cimice asiatica, è un grave errore dell'UE», aggiungendo che «serve con urgenza una deroga nazionale sulla quale dovremo lavorare con il Ministro Speranza»;

   nel mese di ottobre 2019 è stata approvata in Commissione Agricoltura alla Camera una risoluzione che impegna il Governo ad adottare con urgenza un decreto ministeriale per introdurre in natura la cosiddetta «vespa samurai», antagonista della cimice asiatica, al fine di contrastarne la diffusione. Tra gli impegni presenti nella risoluzione non mancano le misure per supportare coloro che sono stati danneggiati economicamente da questa emergenza fitosanitaria, dagli agricoltori ai lavoratori dipendenti occupati nelle imprese di lavorazione della frutta nelle aree colpite, soprattutto nel nord Italia;

   numerosi studi scientifici hanno collegato l'esposizione al clorpirifos – anche a piccole dosi – a una riduzione del quoziente intellettivo, alla perdita di memoria, al rischio di autismo, a patologie neurologiche, tra cui il morbo di Parkinson. Gli effetti risultano più accentuati nei bambini, il cui cervello è ancora in fase di sviluppo. Inoltre, le ricerche condotte indicano il clorpirifos come interferente endocrino, in grado di alterare in particolare l'attività della tiroide. La sostanza è stata anche associata a disturbi metabolici quali diabete, obesità, tumori al seno e ai polmoni e infertilità maschile (Isde, 2019);

   già nel 2006 su Lancet era comparso un allarmante articolo con un elenco di 202 sostanze, tra cui 90 pesticidi, tossiche per il cervello umano (Grandjean & Landrigan, 2006). Recentemente, gli stessi autori hanno sottolineato come in particolare il clorpirifos sia implicato in questo tipo di rischi e come sia indispensabile una politica di prevenzione globale per arginare questa vera epidemia (Grandjean & Landrigan, 2014);

   nello specifico, si è dimostrato che i bambini con livelli più alti di tracce di metaboliti di insetticidi, quali i derivati degli organofosforici, presentano un rischio quasi doppio di sviluppare deficit di attenzione ed iperattività rispetto a quelli con livelli di «normale» contaminazione (Bouchard et al., 2010);

   le donne incinte esposte ai pesticidi hanno maggiori probabilità di dare alla luce figli meno intelligenti della media: un ampio studio di coorte condotto su 329 bambini sottoposti all'età di 7 anni a valutazione del quoziente intellettivo (QI), a cui erano stati dosati metaboliti degli organofosfati sia nelle urine materne in gravidanza che, successivamente, nella prima infanzia, ha dimostrato per i bambini maggiormente esposti in utero una diminuzione fino a 7 punti del QI (Bouchard MF et al, 2011);

   a livello europeo, il riconoscimento dell'impatto negativo dei fitofarmaci sull'ambiente e sulla salute ha determinato l'emanazione della direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, che ha istituito un quadro per l'utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari, con l'obiettivo di ridurne progressivamente l'uso e quindi i rischi associati all'impiego –:

   se il Governo, in conformità alle indicazioni della Commissione europea, intenda adottare le iniziative di competenza per ritirare le autorizzazioni nazionali concesse ai preparati fitofarmaceutici contenenti l'una o l'altra sostanza indicate in premessa, senza prevedere alcuna deroga per lo smaltimento delle scorte;

   se il Governo non ritenga necessario e urgente adottare le iniziative di competenza per la revisione di tutte le autorizzazioni rilasciate ex articolo 53 del regolamento (CE) 1107/2009, al fine di evitare l'utilizzo di sostanze pericolose per la salute umana.
(4-04361)