• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/01586/007 in sede di esame del disegno di legge AS 1586, Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022, Premesso che: il vincolo...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/1586/7 presentato da ERICA RIVOLTA
lunedì 16 dicembre 2019, seduta n. 175

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge AS 1586, Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022,
Premesso che:
il vincolo introdotto dall'ultimo periodo del comma 321 dell'art. 1 della legge 27 dicembre 2009, n. 296 che va ad incidere sui gettiti riscossi dalle Regioni a titolo di tassa automobilistica non sembra più compatibile con l'attribuzione alle Regioni della titolarità della tassa stessa, "tributo proprio [regionale] derivato particolare, parzialmente "ceduto"" così come definito dalla Sentenza della Corte Costituzionale n. 122/2019;
la pronuncia riconosce alle Regioni un più ampio margine di autonoma disciplina, limitato dal vincolo, unidirezionale, di non superare il limite massimo di manovrabilità stabilito dalla legge statale;
pertanto, gli interventi statali ad oggi devono essere limitati alla sola eventuale variazione dei predetti limiti e non attribuirsi quote di gettito;
la sentenza Corte Costituzionale n.31/2019, inoltre, ha annullato gli effetti del decreto interdipartimentale "Determinazione del maggiore gettito della tassa automobilistica da riservare allo Stato, ai sensi dell'art. 1, commi 321 e 322, della legge 27 dicembre 2006, n. 296" per gli anni 2012 e 2013 per la Regione Sardegna e la mancata intesa in Conferenza Stato - Regioni sul decreto per l'anno 2014;
la compensazione delle somme è avvenuta a tutt'oggi fino all'anno di competenza 2013 determinando notevoli complicazioni a livello di contabilizzazione delle operazioni per il riversamento delle somme allo Stato, causate, da un lato, dalla discrasia fra gli anni in cui vi sono stati gli incassi e l'anno in cui si procede con decreto di compensazione delle risorse e, dall'altro, dalle difficoltà di determinazione delle somme da riconoscere alle regioni e quelle da riversare;
l'operazione infatti deve essere neutra ai fini dei saldi di finanza pubblica in quanto le regioni operano come mero "riscossore" per conto dello Stato. Da qui la ratio di accordi per sterilizzare l'operazione contabile sul saldo finale del pareggio di bilancio ed evitare che il riversamento allo Stato della somma accantonata nel risultato di amministrazione incida sul saldo del pareggio di bilancio. Peraltro anche negli esercizi 2012 - 2014, quando si applicava alle regioni il Patto di Stabilità per tetti di spesa, non erano rilevanti le entrate del maggior gettito della tassa automobilistica;
se si prevedesse la compensazione fino all'anno di competenza 2019, pertanto con il metodo di compensazione vigente, le regioni terminerebbero il riversamento allo Stato nell'anno di competenza 2023.
impegna il Governo:
a prevedere, nel più breve tempo possibile, il ripristino totale della titolarità del gettito della tassa automobilistica a favore delle Regioni e Province autonome al fine di liberare risorse da potere utilizzare, da parte delle stesse regioni, per nuovi investimenti diretti e indiretti sui propri territori per le finalità già previste dal disegno di legge di bilancio in oggetto.
(numerazione resoconto Senato G63.100)
(9/1586/7)
Rivolta, Ferrero, Faggi, Zuliani, Tosato, Cantù, Romeo, Arrigoni, Augussori, Borghesi, Simone Bossi, Calderoli, Candiani, Centinaio, Iwobi, Emanuele Pellegrini, Pergreffi, Pirovano, Siri, Stefani