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Atto a cui si riferisce:
C.5/03274 (5-03274)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 dicembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-03274

  Gli Onorevoli sollevano una questione delicata. Come noto, infatti, sussiste una divergenza di interessi tra le imprese estrattive e le imprese di lavorazione del prodotto lapideo. A differenza delle imprese della trasformazione, le imprese estrattive non vivono una situazione di crisi, poiché vi è una crescente domanda di materia prima dai Paesi emergenti. È infatti in crescita l'estrazione di blocchi di grandi dimensioni destinati all'esportazione, in ragione dei rischi ridotti rispetto alle attività di ritaglio di precisione.
  Per i motivi sopra esposti, si registra scarso interesse di molti operatori artigianali ed artistici ad essere parte di reti o consorzi tra imprese.
  L'eventuale proposta di trattenere una percentuale del materiale da taglio sul territorio nazionale andrebbe studiata assieme alle Regioni e alle associazioni di categoria delle imprese estrattive, dovendosi valutare le possibili ripercussioni sulle stesse.
  In considerazione della competenza regionale sulla materia, le Amministrazioni territoriali potrebbero svolgere, in questa situazione complessa, un ruolo rilevante nell'avvio di un confronto che coinvolga le associazioni di categoria interessate e gli artigiani e che sia volto a promuovere il comparto e favorire la creazione di una filiera che includa tutti i settori: estrazione, lavorazione, macchinari, impianti e attrezzature, nonché il riuso dei derivati della estrazione e lavorazione del marmo e delle pietre.
  Su richiesta delle Amministrazioni territoriali e delle associazioni di categoria, inoltre, il Ministero dello sviluppo economico potrebbe aprire tavoli dedicati, contribuendo con ciò a cercare soluzioni volte alla salvaguardia dei settori più deboli della filiera e al mantenimento del livello di eccellenza degli altri.
  Allo stato, dunque, si sottolinea che nessuna richiesta è giunta al MISE: né di attivazione di un tavolo tecnico-settoriale alla Direzione Generale competente per il Made in Italy, né di attivazione di un tavolo di crisi alla Struttura per la Crisi di Impresa. E, di conseguenza, si evidenzia la disponibilità del MISE ad attivarsi ove specificamente richiesto.
  In conclusione, ritengo utile porre in evidenza le iniziative, pur non specificamente dedicate al settore in parola, che possono però offrire un valido sostegno alle imprese interessate, in un'ottica di efficientamento dei processi produttivi e, dunque, di miglioramento della competitività delle aziende coinvolte. Tra gli strumenti utili a tali fini si possono menzionare: le misure della Nuova Sabatini, per l'acquisizione di beni strumentali; il Fondo di garanzia per le PMI, per favorire l'accesso al credito; l'iperammortamento e il credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo; i Contratti di sviluppo di cui all'articolo 43 del decreto-legge n. 112 del 2008; gli Accordi per l'innovazione di cui al decreto ministeriale 24 maggio 2017 per il sostegno a progetti di ricerca e sviluppo.
  Si ricorda infine il supporto finanziario accordato dal MISE all'edizione 2019 di MARMO+MAC di Verona, la fiera leader mondiale per l'industria del settore. Nel 2019, Il supporto finanziario del MISE si è esteso anche a Carrara Marmotech, una manifestazione rivolta più direttamente alle imprese del distretto apuo-versiliese.