• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02622 LANNUTTI, LEONE, COLTORTI - Ai Ministri dello sviluppo economico e per gli affari regionali e le autonomie. - Premesso che: il 12 dicembre 2006 il Parlamento europeo e il Consiglio...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02622 presentata da ELIO LANNUTTI
giovedì 12 dicembre 2019, seduta n.173

LANNUTTI, LEONE, COLTORTI - Ai Ministri dello sviluppo economico e per gli affari regionali e le autonomie. - Premesso che:

il 12 dicembre 2006 il Parlamento europeo e il Consiglio europeo hanno promulgato la direttiva 2006/123/CE, meglio conosciuto come "Direttiva Bolkestein";

la direttiva Bolkestein stabilisce la liberalizzazione dell'erogazione dei servizi, abbattendo le barriere doganali per l'erogazione degli stessi;

si tratta di una liberalizzazione che ha favorito nel corso di questi tredici anni (da quando è stata approvata) l'imporsi dei grandi gruppi imprenditoriali e finanziari, anche stranieri, a danno dei piccoli imprenditori;

si tratta di una direttiva quadro con regole generali, in cui ogni Stato membro dell'Unione europea ha la libertà di decidere come e quando applicarla;

l'economista olandese Frederik Bolkestein, il commissario europeo che ha dato il nome alla direttiva, ha però precisato che la stessa «non è applicabile ai balneari, perché le concessioni rientrano nel contesto dei beni e quindi non rientrano nei servizi»;

nonostante questa precisazione, il Governo guidato da Romano Prodi decise nel 2006 di includere nella direttiva anche gli stabilimenti balneari;

dopo avere arbitrariamente allargato il perimetro della direttiva Bolkestein anche al settore balneario, tutti i Governi che si sono succeduti dal 2006 hanno rimandato di due anni in due anni l'entrata in vigore della direttiva;

considerato, inoltre, che a quanto risulta agli interroganti:

Marcello di Finizio è titolare dello stabilimento "La voce della Luna" (con quindici dipendenti), che si affaccia sulla spiaggia di Barcola a Trieste, rilevato nel 2000 grazie a una concessione della Regione Friuli-Venezia Giulia di sei anni, rinnovabile automaticamente a scadenza per altri sei anni;

lo stabilimento ha subìto negli anni gravi danni a causa di un incendio e di due mareggiate. Per far fronte ai lavori e riparare i danni provocati dall'incendio e dalla prima mareggiata, di Finizio ha dovuto investire cinquecentomila euro, ipotecando la casa di proprietà per garantire i prestiti bancari;

dopo la seconda mareggiata, avvenuta nel 2010, di Finizio ha avanzato una nuova richiesta di prestito, che gli è stato però negato, in quanto «non sapendo cosa sarebbe successo con la Bolkenstein nel 2012, a scadenza di concessione, avrei potuto anche perderla. Quindi, niente soldi»;

le banche da allora si sono rifiutate di erogare qualsiasi finanziamento a di Finizio, visto che l'entrata in vigore della direttiva, prorogata di due anni in due anni, avrebbe messo a rischio il rinnovo della concessione;

in seguito a tali rifiuti, di Finizio ha dovuto chiudere lo stabilimento ed è stato costretto a licenziare i quindici dipendenti, ha anche perso la casa di proprietà e, con un gesto disperato, ha deciso dal 12 maggio 2019 di vivere tra i tralicci della gru galleggiante Ursus nel porto di Trieste;

infine, a quanto risulta agli interroganti la Regione Friuli-Venezia Giulia e il Comune di Trieste, nonostante i tanti attestati di sostegno, i tanti proclami di volontà di aiutare di Finizio e il possesso di tutti gli strumenti giuridici in grado di risolvere positivamente la questione, non hanno finora fatto nulla in favore de "La voce della Luna" e del suo proprietario,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della vicenda descritta;

se il Ministro per gli affari regionali e le autonomie non ritenga di dover sollecitare le amministrazioni regionali e comunali ad intervenire celermente per risolvere positivamente la vicenda;

se il Ministro dello sviluppo economico non ritenga doveroso prorogare la data di applicazione della direttiva Bolkestein, prevista per il 2020, di altri settantacinque anni, come già fatto dalla Spagna, per evitare che accadano altre vicende drammatiche come quella di Marcello di Finizio;

se i Ministri in indirizzo non ritengano doveroso escludere dai servizi interessati dalla direttiva Bolkestein, quelli balneari.

(4-02622)