• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/03283 (5-03283)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03283presentato daQUARTAPELLE PROCOPIO Liatesto diMercoledì 11 dicembre 2019, seduta n. 276

   QUARTAPELLE PROCOPIO, SCHIRÒ, ANDREA ROMANO e FASSINO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   da notizie a mezzo stampa, parrebbe che a maggio 2019, in Libia, siano stati usati missili Blue Arrow (BA-7), utilizzati di norma come armamento per i droni Wing Loong prodotti dalla Cina. Secondo le Nazioni Unite, è quasi sicuro che il missile non sia stato trasportato in Libia dai fornitori, o eventualmente dai cinesi, ma attraverso una «terza parte» non meglio identificata. I funzionari dell'Onu stanno però investigando sull'impiego dei droni cinesi e sul possibile ruolo degli Emirati Arabi nell'offensiva su Tripoli condotta dal generale Haftar;

   il presidente turco Erdogan ha dichiarato: «abbiamo un accordo di cooperazione militare con Tripoli. Forniamo quello che ci richiedono e loro pagano. Egitto ed Emirati fanno lo stesso»;

   nel mese di novembre 2019, un drone militare italiano è precipitato in Libia e sarebbe stato abbattuto dalle forze del maresciallo Haftar, scambiato per uno dei droni turchi in dotazione al governo Serraj;

   sempre secondo fonti giornalistiche, parrebbe che le forze speciali britanniche fossero in Libia ieri sera a caccia di missili anti-embargo. Il Sas è stato chiamato la scorsa settimana per sostenere un'operazione dell'MI6 per stabilire se le forze antigovernative stanno usando armi vendute dagli Emirati Arabi Uniti, dalle nazioni del Medio Oriente e dalla Russia;

   ciò starebbe a significare che nonostante l'embargo delle Nazioni Unite, rinnovato a giugno 2018, in Libia continuano a riversarsi moltissime armi da guerra e la crisi sta prendendo la forma di una «guerra per procura» tra potenze esterne, la cui ricompensa non sarà soltanto l'influenza sulla futura Libia unificata, ma anche la definizione di rapporti di forza nel Mediterraneo orientale, con connesse linee di influenza delle zone economiche e di quelle per la ricerca dei giacimenti di gas offshore;

   il 2 dicembre 2019, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha invitato tutti gli Stati ad adempiere all'embargo sulle armi imposto alla Libia e a rimanere fuori dal conflitto. Tali affermazioni sono giunte dopo che il gruppo di monitoraggio dell'Onu sulle sanzioni ha accusato la Giordania, gli Emirati Arabi Uniti e la Turchia di ripetute violazioni delle norme internazionali –:

   quali notizie abbia il Ministro interrogato in merito alla presunta violazione dell'embargo sulle armi alla Libia e come si adopererà il Governo, nei consessi internazionali e nelle relazioni bilaterali con i Paesi interessati, per denunciare le violazioni e approdare a una soluzione che permetta di arrestare, il prima possibile, l'approvvigionamento di armi da guerra a favore della Libia.
(5-03283)